È un rapporto sempre più stretto quello tra la finanza alternativa e il fintech con le piccole e medie imprese. Una relazione di reciproco interesse e lo testimoniano i numeri.
Da un lato, evidenziava un rapporto del Politecnico di Milano, tra luglio 2020 e giugno 2021, strumenti come invoice trading, crowdfunding e minibond (ma anche private equity e venture capital) hanno portato nelle casse delle pmi circa 4,23 miliardi di euro con un aumento del 58% rispetto all’anno scorso (2,67 miliardi). Dall’altro “le imprese sono sempre più propense ad affidarsi al credito alternativo, più veloce e capace di rispondere alle loro esigenze”, osserva Marco Montagnani, amministratore delegato di Azimut Marketplace, la piattaforma lanciata da Azimut nell’ottobre scorso in collaborazione con Step 4 Business che punta ad aggregare servizi finanziari innovativi per le imprese.
Instant lending e factoring
Un primo bilancio dell’iniziativa aiuta a capire la situazione. “A poco più di due mesi dal lancio contiamo oltre 800 aziende registrate, un risultato clamoroso considerando che una vera e propria campagna promozionale deve essere ancora avviata”, spiega Montagnani. “Il 73% dei clienti arriva dall’attivazione da parte della rete di consulenti finanziari Azimut – aggiunge – il che dimostra quanto sia straordinaria la leva della relazione con il cliente e come l’approccio fisico e digitale dell’offerta, tramite una piattaforma digitale e incentrata sul cliente ma con il supporto di un consulente di fiducia, si stia rivelando vincente”.
L’aspetto interessante è la ricchezza dei servizi presenti sullapiattaforma, completamente gratuita, attraverso la quale le PMI possono accedere fra le altre cose a operazioni di finanza straordinaria principalmente grazie ad Azimut Direct; ad aggregazione dei conti italiani e stranieri, integrazione con i tool di fatturazione elettronica, business financial manager e finanza agevolata grazie a CRIF; all’instant lending di October; alle soluzioni di anticipo fattura digitale di Workinvoice ed a quelle di gestione dei flussi di cassa a livello internazionale offerte da Ebury, oltre a richiedere l’attivazione di Satispay per l’accettazione digitale dei pagamenti. “Nel 99% dei casi – continua Montagnani – i clienti aggregano i propri conti correnti, sia italiani che stranieri, su Azimut Marketplace, un servizio fondamentale sul quale si struttura tutta la nostra piattaforma che offre un grande valore al cliente e permette di conoscere in profondità le sue necessità finanziarie. Al momento i servizi più richiesti sono il finanziamento istantaneo di October – attraverso il quale sono stati richiesti oltre 20 milioni di euro in due mesi, grazie alla velocità e all’istantaneità del processo, – l’anticipo delle fatture di Workinvoice e la finanza agevolata di CRIF”. Nel complesso, aggiunge, “il 17,5% dei clienti ha già richiesto la sottoscrizione di prodotti presenti sulla piattaforma”.
Il bisogno di liquidità “continua a essere fortissimo e nel 2022, quando le garanzie statali saranno ridotte, prevediamo un aumento importante della richiesta”. E, come osserva Marita Freddi, general counsel di Azimut Holding che ha seguito gli aspetti legali della costituzione di Azimut Marketplace, gli strumenti innovativi sono ancora più importanti perché “danno la possibilità ad aziende che pur essendo meritevoli rischiano di essere escluse dal credito a causa di sistemi di valutazione creditizia e tempistiche poco adeguati ai tempi”.