Oaktree Capital Management ha erogato un finanziamento da 275 milioni di euro all’Inter. Ma, contrariamente alle indiscrezioni di stampa delle settimane precedenti, l’investment company non ha rilevato il 31,05% del capitale in mano a Lion Rock.

L’annuncio dell’operazione, attesa da diverso tempo, è stata affidata da Suning a una nota stringata all’agenzia Ansa. “A seguito di un processo di due diligence e con una comune visione a lungo termine del progetto”, si legge, “è stata finalizzata un’operazione di finanziamento a livello di azionariato con fondi gestiti da Oaktree Capital Management, L.P. Con questo finanziamento, l’azionista continuerà a sostenere FC Internazionale Milano, con l’obiettivo di superare le difficoltà e le opportunità perse durante il periodo di Covid”.

Oaktree ha finanziato non direttamente il club nerazzurro, bensì Great Horizon sarl, il veicolo lussemburghese che con il quale la Suning della famiglia Zhang controlla FC Inter. Sarà Great Horizon che trasferirà a FC Inter i capitali necessari per la gestione del business.

Le condizioni del prestito

Il finanziamento, al tasso del 9%, è garantito dalle azioni del club in mano a Suning. L’Inter avrà tre anni di tempo per restituire il prestito. Trattandosi di un’operazione simile a quella che ha portato Elliott a controllare il Milan, potenzialmente Oaktree potrebbe mettere le mani sulla maggioranza della società calcistica.

Il fatto che l’Inter abbia dovuto far ricorso a un’investment company, e a un finanziamento molto oneroso, getta un’ombra sulla solidità della società nel lungo termine. Nell’attuale contesto di tassi negativi, infatti, un prestito bancario sarebbe stato preferibile. Sia per ragioni di costo, sia perché un finanziamento delle banche non avrebbe comportato il rischio di perdere il controllo della società, l’opzione Oaktree costituisce chiaramente una second best. E testimonia che l’Inter, per ragioni legate alla struttura finanziaria – già fragile e gravemente danneggiata dal Covid -, non è bancabile.

Il finanziamento, insomma, costituisce una soluzione ponte. Occorrerà procedere a un risanamento, attraverso il taglio dei costi, e a un rilancio delle entrate, che dovrebbe coincidere con la fine dell’emergenza sanitaria.

Lion Rock, a questo punto, potrebbe monetizzare la partecipazione cedendola a Suning. Il gruppo è un operatore di private equity di Hong Kong, che, oltre che essere azionista dell’Inter, è un investitore in Suning Sports International, parte del gruppo Suning. Lion Rock aveva comprato la quota nel gennaio 2019, rilevandola dall’indonesiano Erick Thoir.

Allora si era parlato di un valore di almeno 150 milioni di euro, ma nei mesi scorsi sono circolati documenti di Goldman Sachs sull’operazione, che hanno evidenziato che la cifra era stata di 166 milioni, di cui però 133 milioni erano stati prestati da Suning Sports International e da Great Horizon. Ciò significa che, per liquidare la quota di LionRock, Suning dovrebbe pagare cash soltanto 33 milioni e rinunciare al credito di 133 milioni.

Gli advisor

Nella trattativa, Suning si è avvalsa di Goldman Sachs in qualità di advisor finanziario e di DLA Piper come consulente legale.

Al fianco di Oaktree c’è lo studio legale Gattai Minoli Agostinelli.

Oaktree ha superato sul filo di lana la concorrenza di Bain Capital Credit, che aveva presentato una proposta alternativa. Bain Capital Credit era affiancata da Mediobanca e Lazard.

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