La voglia di networking fa miracoli. Come ad esempio battere ogni record di presenze nella settima edizione di Ipem, la tre giorni dedicati al private equity in corso a Cannes, Costa Azzurra, con Dealflower media partner ufficiale, proprio nell’anno in cui, sulla carta, la parola rischio è quella meno battuta, in generale, nel private capital.

Perché in fondo di rischio si tratta. Gli investimenti in questo settore spaziano sul medio lungo termine. Si scommette sull’azienda dalle radici solide, ma magari a conduzione familiare. Sull’impresa dai buoni numeri, ma forse ancora poco conosciuta. Oppure si fa all in per quello che potenzialmente può rivelarsi, o può diventare, il cosiddetto big deal. Si scommette, come in passato, ma stavolta in un contesto di tassi d’interesse elevati, e con l’inflazione più alta degli ultimi quarant’anni. Ecco perché il capitale da mettere sul tavolo, così, inevitabilmente rischia di ridursi drasticamente.

 

Il private equity e la guerra dei numeri

I numeri dicono proprio questo: il passo indietro è netto. Primo semestre 2022: -50% per quanto riguarda la raccolta internazionale, -40% in Italia rispetto allo stesso periodo 2021. Tuttavia, ci sono altri numeri. Quelli del valore degli investimenti in Italia ad esempio, forniti da PwC e Aifi. Ma anche quelli di Ipem, appunto. Che dicono qualcos’altro. E cioè che i delegati delle oltre 1.400 compagnie e fondi di investimento attesi ad Ipem sono più di 5mila. Un record. Inizialmente la stima era di un migliaio di persone in meno. A Parigi, l’anno scorso, con ancora qualche “scoria” legata al Covid, erano stati 2mila.

Voglia di networking, dunque. E forse anche voglia di private equity, al di là del contesto attuale. Perché il settore è anticiclico, perché si arriva da 3-4 anni in cui raccolta e investimenti hanno toccato livelli importanti. Compreso il biennio 2020-2021, tutt’altro che roseo per l’economia. Tuttavia è altrettanto vero che i mercati finanziari si stanno riposizionando al ribasso complici le manovre delle banche centrali e la strozzatura della liquidità. Vale anche per il private equity? Nella prima giornata di Ipem ne abbiamo parlato con Alessandra Bechi, vicedirettore Aifi, e Walter Ricciotti, ceo e co-founder di Quadrivio Group. 

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