Ridurre le oscillazioni di un edificio in caso di scossa di terremoto è possibile, grazie ad Isaac. La startup co-fondata da Anna Impedovo, specializzata nello sviluppo di soluzioni intelligenti per la protezione sismica e il monitoraggio strutturale, ha brevettato I-Pro 1: tecnologia auto-adattiva per la protezione sismica applicabile a edifici già esistenti.
Laureata in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, dopo aver lavorato all’Osservatorio digital innovation dell’università, nel 2018 Impedovo insieme ad Alberto Bussini è diventata cofondatrice e chief human resources officer di Isaac antisismica.
A lanciare la giovane startup è stato il venture capital italiano 360 capital partner che a maggio 2020 ha creduto e investito in Isaac. Ma non è stata l’unico. Negli ultimi due anni, infatti, la startup ha ricevuto diversi finanziamenti (anche da parte di business angel e grant) superiori complessivamente a 2,5 milioni di euro. Investimenti che hanno permesso, oltre all’ingresso in azienda di nuovi ingegneri, “di continuare a sviluppare la struttura e la tecnologia di Isaac e mettere a punto il prodotto per affacciarci al mercato”, ha sottolineato a Dealflower Nicole Mazzone, chief marketing officer di Isaac (nella foto).
L’obiettivo di Isaac è quello di contrastare le oscillazioni degli edifici durante un terremoto, riducendo così i rischi di danni o collassi. In un Paese come l’Italia, storicamente colpito da scosse sismiche che causano ripetutamente diversi danni strutturali e di vite, la startup punta a rivoluzionare l’ambito proponendo una tecnologia, non invasiva, veloce da installare e funzionante.
“Per dimostrare la funzionalità di I-Pro 1 sono stati costruiti a Pavia nel centro di ricerca di ingegneria sismica Eucentre due edifici in scala reale in cemento armato di tre piani, otto metri circa. In uno abbiamo installato la nostra tecnologia all’esterno dell’edificio, nell’altro no. Tramite la tavola vibrante abbiamo poi simulato una serie di terremoti di intensità crescente per vedere le diverse conseguenze tra le due strutture”, ha spiegato Mazzone. L’esperimento è stato un successo per la startup, l’edificio con installata la tecnologia infatti non ha riscontrato nessun danno mentre l’altro era praticamente a rischio collasso.
Il prodotto, dopo essere stato testato, è ora in fase di industrializzazione. “Contemporaneamente stiamo procedendo a migliorare sempre di più la sua tecnologia e a lavorare su altri modelli con caratteristiche diverse, taglie diverse, anche per edifici più piccoli o più grandi”, ha aggiunto la cmo di Isaac.
La tecnologia potrebbe quindi cambiare il mercato antisismico, che fino ad ora ha offerto come soluzione interventi massicci e invadenti che prevedono di svotare gli edifici e impiegano diverso tempo. “L’installazione della nostra macchina all’esterno delle strutture non richiede sgomberi, un aspetto che di solito scoraggia molto a fare questi tipi di lavori”, ha sottolineato Mazzone.
Oltre a sviluppare e produrre tecnologia, la startup si impegna anche nel tentativo di sensibilizzazione gli utenti e possibili clienti su questo tipo di tecnologia e prodotto. “C’è necessità di sviluppare una cultura. Il mondo dell’edilizia è molto conservatore, quindi abbiamo sviluppato due software gratuiti, Amd design e Isaac tool, in cui è possibile vedere i servizi che offriamo, per far capire quali sono i vantaggi di questa tecnologia e quindi spiegarla”, conclude.