Un crollo immediato. Duecento punti bruciati da Piazza Affari in trenta minuti. Il 4% di rendimento quasi accarezzato dal Btp. E 45 pips lasciati per strada da euro dollaro, che si riporta nuovamente sotto la parità, fino a un minimo intraday di 0,9974. L’inflazione ad agosto in Italia e in Eurozona non perdona. E aumenta. Ancora di più. Oltre le aspettative degli analisti che pure avevano sparato alto all’incrocio dei pali. Così la Bce si prepara ad alzare i tassi di 75 punti base, forse ora più che mai mentre l’Eurozona attende l’arrivo sempre più probabile della recessione. E l’Italia? In bocca al lupo alla coalizione che vincerà le elezioni.
Italia, inflazione +8,4%: non succedeva dal 1985
Partendo proprio dal nostro Paese, l’inflazione ad agosto è salita dell’8,4% (grafico sotto): è il valore più alto degli ultimi 36 anni e in aumento del 7,9% di luglio dopo l’8% a giugno che poteva far sperare in una sorta di rallentamento. E invece no. Basta osservare le stime degli analisti, che si erano attestate a un aumento dell’8,1%, valore superato in maniera più che netta. L’Italia registra in questo modo il rialzo più forte tra i principali paesi europei, più della Germania (+7,9%) e più della Francia (+5,8%) seppur inferiore a Spagna e Regno Unito, entrambe con un’inflazione in doppia cifra.
Ovviamente sono i beni energetici ad aver riscontrato la maggiorazione di prezzo più importante (+44,9% rispetto allo stesso periodo del 2021, contro il +42,9% di luglio). In aumento anche gli alimenti trasformati (+10,5% contro +9,5%). Grande balzo anche per il tasso annuo di inflazione core, quello che esclude energia e alimenti: +4,4% dal 4,1% di luglio. Su base mensile, i prezzi al consumo crescono dello 0,8%, il doppio rispetto a luglio (+0,4%).
Eurozona, nuovo record assoluto per l’inflazione: +9,1%
Per certi versi per l’Eurozona va anche peggio. Perché l’inflazione si avvicina sempre più velocemente alla doppia cifra, cosa già avvenuta nel Regno Unito. E perché mette la Bce in una posizione scomoda. Sostenere che l’Eurotower adesso abbia una gran bella gatta da pelare è un eufemismo. Il board è spaccato in due e il +9,1% di agosto potrebbe non bastare a mettere d’accordo tutti. La recessione, con Germania in testa, induce alla prudenza, come già dichiarato dal capo analista Philip Lane. Tuttavia i membri del consiglio direttivo convinti che l’inflazione sia da combattere a tutti i costi, come insegnano Fed e Jerome Powell, non mancano, a partire da Isabel Schnabel, tra i membri più hawkish in assoluto.
Resta il fatto che il +9,1% (grafico sotto), il dato è preliminare, è il nuovo massimo assoluto da quando esiste l’area euro, ed è superiore al 9% che il mercato aveva stimato. Come per l’Italia, il costo dell’energia rimane elevato (+38,3% contro il +39,6% di luglio), in accelerazione anche i prezzi dei generi alimentari (+10,6% contro +9,8% a luglio) e i beni industriali non energetici (+5% rispetto allo stesso periodo del 2021). Escludendo l’energia, l’inflazione è salita al 5,8% (contro il 5,4% di luglio). Escludendo energia, cibo, alcol e tabacco, siamo davanti a un +4,3% rispetto al +4% del mese precedente.
La reazione del mercato
Tra gli indici europei è proprio Piazza Affari a registrare le perdite maggiori. Dai 21.783 punti delle 11.00 il Ftse Mib è precipitato fino a quota 21.583: duecento punti tondi tondi, per un calo dello 0,7% prima di consolidare sui minimi nei minuti successivi. Da monitorare il rendimento del btp decennale, che adesso sfiora il 4% ai massimi da metà giugno. Meno impetuoso il movimento di euro dollaro (grafico sotto), che aveva iniziato la seduta europea appena sopra la parità, ma ugualmente significativo. Come spiega Alessandro Manunta, ceo e founder di Volatility Trading: “Il cambio ha toccato una resistenza volumetrica in zona 1,00450 stamattina alle 7 per poi esprimere ancora volatilità ribassista nell’ora successiva, confermata poi quando il prezzo è sceso di 45 pips alla pubblicazione del dato, andando ancora una volta a testare la parità. Ci troviamo attualmente sul supporto in zona 0.99800, la rottura di questo livello potrebbe a questo punto riportare il cross fino a 0,9940 nella seduta di giovedì.