Dieci domande sul 2024 economico finanziario dell’Europa. Se le pone Goldman Sachs, in uno degli ultimi report diffusi, chiamato: “10 Questions for 2024”. E la domanda numero tre riguarda il nostro Paese: “Riemergeranno le preoccupazioni sul debito sovrano in Italia?”

La risposta è no. Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo con sede a Manhattan, New York, esclude e senza tentennamenti che Roma possa esser fonte di problemi sui mercati. Al contrario, si aspetta che lo spread resti più o meno dov’è ora, oggi poco sotto 170, per l’intero 2024.

Va ricordato che il calo dei rendimenti legato al raffreddamento delle aspettative di inflazione ha spinto e sta ancora spingendo al ribasso il rendimento del Btp decennale, su cui si misura la temperatura dei mercati sul debito italiano, dal 5% circa di ottobre ai minimi da agosto 2022, pari al 3,4%, dello scorso mese di dicembre, rialzatosi poi appena sotto il 3,9%  di questi giorni. Scrive Goldman Sachs nel report: “Il nostro modello suggerisce che questo declino nei rendimenti abbia importanti implicazioni per le prospettive di sostenibilità del debito, limitando le pressioni al rialzo sul rapporto debito-Pil per i prossimi anni”.

Debito sovrano ma non solo: patto di stabilità, Pnrr e Bce

Ma non c’è soltanto la questione del debito. La banca newyorkese si concentra anche sull’accordo per il nuovo patto di stabilità che ha tolto pressioni per un rapido consolidamento dei conti pubblici: questo regala all’Italia tempo per aggiustamenti di bilancio graduali, oltre agli attesi incassi del Pnrr che, prosegue Goldman Sachs, daranno “ulteriore sollievo”.

In terzo luogo l’analisi della banca d’investimento americana sottolinea l’importanza della decisione di dicembre della Bce di mantenere i reinvestimenti del Pepp per tutto il 2024, interamente nel primo semestre e parzialmente nel secondo (ne abbiamo parlato qui) notando che Francoforte “continuerà ad applicare la flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi per tutto l’anno”.

Solo buone notizie? Non proprio

Goldman Sachs non dimentica ovviamente che l’Italia parte da un livello di debito assai elevato, e che deve comunque fare i conti con una crescita debole e con alti deficit. “Prevediamo che il rapporto debito/Pil dell’Italia si muoverà lateralmemte intorno al 140% nei prossimi anni”.

Lo scenario nell’area dell’euro, in cui si inserisce questa analisi, è in ogni caso favorevole all’Italia, tanto che Goldman ha stime migliori del consensus per Roma, Parigi e Madrid, lasciando indietro solo la Germania. Per il 2024 vede la Francia in crescita dello 0,9% rispetto a un consensus di 0,7%, l’Italia dello 0,8% (contro 0,5% di consensus) e la Spagna dell’1,5% rispetto ad attese di consensus di 1,3%. Stima invece che la Germania crescerà solo dello 0,3%, in linea con il consensus.

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