Per gli investitori retail, Piazza Affari non sembra essere il posto giusto per incappare in titoli “tenbagger”, ovvero società che hanno visto il loro prezzo azionario aumentare di 10 volte o più (+1.000%) in 10 anni. 

L’analisi è condotta dalla piattaforma di trading e investimento eToro su 138 titoli italiani con una capitalizzazione di mercato superiore ai 200.000 euro evidenzia che solo una società è riuscita nell’impresa di entrare in questo prestigioso club. Si tratta di Sesa, azienda leader in Italia nell’innovazione tecnologica, della consulenza e delle vertical applications per le imprese.

Osservando i titoli che compongono il principale listino italiano già quotati nel dicembre 2013, tra quelli che hanno registrato una performance positiva nel decennio al 31 dicembre 2023, si nota che quattro aziende sono riuscite a qualificarsi come “fivebagger”, ovvero hanno visto il valore delle loro azioni crescere tra il 500% e il 1.000%: Amplifon (780%), Interpump (+540%), Stellantis (+740%) e STMicroelectronics (+620%).

Dati ricavati da Refinitiv nel giugno 2024: si riferiscono al periodo di 10 anni compreso tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2023.

“Ecco perché in Italia i titoli tenbaggers sono così pochi”

Gabriel Debach, market analyst di eToro, commenta: “Trovare titoli in grado di decuplicare il loro valore è estremamente difficile, ma ciò che è ancora più difficile per un investitore è avere la pazienza di aspettare e godere dell’intera corsa. Molti investitori, infatti, prendono profitti troppo presto o si tirano indietro se l’azienda sta attraversando un periodo difficile”.

“Prima di cedere un’azione, sarebbe opportuno valutare se l’azienda continua a mantenere un solido vantaggio competitivo e, se la risposta è sì, vendere potrebbe non essere l’opzione più corretta”,prosegue North. “Una possibilità è quella di prelevare una parte degli utili. L’estrazione di una piccola parte di profitto può rendere psicologicamente più facile mantenere il resto della posizione a lungo termine, in quanto consente di assicurarsi alcuni guadagni mantenendo l’esposizione a ulteriori potenziali rialzi”.

Negli Usa comandano Nvidia, Tesla e Palo Alto Networks

Molto diversa la situazione oltreoceano, dove tra i titoli dell’S&P 500 è possibile trovarne 21 che tra il 2013 e il 2023 hanno registrato rendimenti del +1.000%. Non sorprende che, data la natura fortemente tecnologica del listino, quasi tutti i tenbagger appartengano a questo settore, tra cui spiccano Nvidia (12.265%), Tesla (2.378%) e Palo Alto Networks (1.439%). A fare da outsider è il gigante farmaceutico Eli Lilly (1.043%), che ha visto il suo valore ingrassare grazie alla crescente popolarità dei suoi farmaci per la perdita di peso.

L’azienda produttrice di chip Nvidia ha visto esplodere il prezzo delle sue azioni negli ultimi due anni, grazie all’affermazione come leader nel settore dell’intelligenza artificiale, mentre Tesla, pur avendo vacillato negli ultimi tempi, ha comunque restituito enormi guadagni agli azionisti, trasformandosi da marchio sfidante alla più grande azienda automobilistica del mondo.

“Con la sua posizione dominante nel settore tecnologico globale, gli Stati Uniti sono il posto migliore al mondo per andare a caccia di aziende da dieci dollari e non è mai stato così facile accedere e investire nelle aziende statunitensi, ovunque ci si trovi nel mondo. Quando si pensa ai potenziali candidati in grado di raggiungere questo livello di crescita, vale la pena considerare non solo le supertendenze di oggi, ma anche le potenziali supertendenze del futuro”, conclude Debach.

Datiricavati da Refinitiv nel giugno 2024: si riferiscono al periodo di 10 anni compreso tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2023.

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