I mercati mondiali si sono appuntati da tempo la data sull’agenda. Venerdì 27 agosto comincerà il simposio di Jackson Hole, l’evento che ogni anno viene organizzato dalla Federal Reserve Bank di Kansas City. Quest’anno, causa Covid-19, il meeting sarà virtuale. I principali banchieri centrali non si troveranno nella vallata a 2.000 metri di altitudine, nel Wyoming, appena fuori dal Parco Nazionale di Yellostone, dove dal 1978 si svolge l’appuntamento.

Lontani dalle pressioni quotidiane politiche e di mercato, Jackson Hole “permette ai partecipanti di fare un passo indietro e sfidare i presupposti e questa è una componente chiave del successo”, racconta il presidente e amministratore delegato della Federal Reserve Bank di Kansas City, Esther George.

Il tema di quest’anno è “Macroeconomic Policy in an Uneven Economy”. L’evento è esclusivo, limitato a circa 120 persone fra banchieri, ministri, economisti, accademici e giornalisti. I partecipanti pagano una quota di partecipazione; i ricavi vengono utilizzati per pagare le spese di organizzazione.

Focus sul tapering della Fed

L’appuntamento di quest’anno è particolarmente atteso perché i mercati sono in fibrillazione da quando le minute dell’ultima riunione del comitato di politica monetaria della Federal Reserve (Fomc) hanno confermato quanto si era intuito da settimane: la maggior parte dei membri è convinta che sia opportuno avviare entro fine anno il cosiddetto tapering, ovvero il ritiro graduale delle misure accomodanti straordinarie.

La maggior parte degli economisti si attende che da Jackson Hole emerga un messaggio relativamente rassicurante e conunque non definitivo, attendista: il tapering è un percorso progressivo e non una stretta improvvisa.

Secondo Gero Jung, chief economist di Mirabaud Asset Management, il presidente della Fed, Jerome Powell (nella foto di copertina), si concentrerà sulla “portata dei recenti dati sull’occupazione, pur mettendo in guardia contro l’impatto della variante Delta sull’attività economica”.

Jung aggiunge che, “oltre alla questione della tempistica del tapering – maggiori dettagli saranno probabilmente rivelati alla riunione del 22 settembre – sarà cruciale la possibilità di spostare nel medio termine le aspettative per un’azione della Fed. I prezzi di mercato (secondo i futures sui Fed funds) continuano a prevedere due rialzi dei tassi di 25 punti base da qui alla fine del 2023, con un primo rialzo a febbraio 2023, ampiamente in linea con la view della stessa Fed, in base agli ultimi dot plot. Qualsiasi segnale sui possibili cambiamenti nella politica della Fed potrebbe avere un impatto sul mercato ancora più importante della questione sulla tempistica specifica del tapering“.

Mohammed Kazmi, portfolio manager, macro strategist, di Union Bancaire Privée (UBP), ugualmente non ritiene che Powell annuncerà il tapering a Jackson Hole, ma attenderà la riunione della Fed di settembre. “A quel punto, la Fed avrebbe un altro rapporto sui posti di lavoro… Per ora, pensiamo che Powell ripeterà i messaggi dell’ultima conferenza stampa, durante la quale aveva affermato che non vedevano effetti importanti per l’economia dalla variante Delta”.

Kazmi aggiunge che il prossimo rapporto sui salari e la decelerazione dei casi di Covid-19 “ci danno la certezza che nei prossimi mesi la Fed continuerà con la svolta hawkish. Pertanto, manteniamo un orientamento ribassista della duration nei portafogli. Con l’avvicinarsi della decisione sul tapering, pensiamo che gli investitori rivolgeranno l’attenzione al ciclo di rialzo dei tassi ed è per questo che la nostra esposizione alla duration short è concentrata sulla parte anteriore della curva.

Da Powell parole attendiste

Mark Haefele, chief investment officer global wealth management di UBS, concorda con i colleghi: da Jackson Hole non usciranno “date concrete (sul tapering), ma potrebbero essere diffusi ulteriori dettagli sugli aspetti tecnici. Stando
agli ultimi commenti della Fed, la banca centrale manterrà i tassi bassi per un periodo prolungato, rendendo più difficile generare rendimenti”.

Alan Levenson, chief US economist di T. Rowe Price, ribadisce di non attendersi “grandi sorprese” dall’intervento di Powell. “Il Fomc si è impegnato a fornire un preavviso prima di modificare il programma di acquisto di asset della Fed. La mia personale opinione è che il preavviso giungerà al termine della riunione del 22 settembre, a cui farà seguito il 3 novembre l’annuncio formale che il ritmo dell’acquisto di asset verrà ridotto nel mese di dicembre (fatto salvo che la ripresa del mercato del lavoro continui a soddisfare le aspettative della Fed)”, argomenta Levenson.

Il discorso del numero della Fed, aggiunge Levenson, “potrebbe includere una valutazione degli sviluppi sul fronte del mercato del lavoro, in comparazione agli attesi ulteriori sostanziali progressi, nonché un commento sulle considerazioni relative alla gestione del rischio che questa decisione comporta. Più in generale, questo discorso potrebbe essere un’opportunità per enfatizzare che l’inizio del taper sul fronte dell’acquisto di asset non coincide con l’avvio di un conto alla rovescia verso la data del rialzo dei tassi d’interesse”.

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