Il calcio d’inizio lo ha dato Jerome Powell in persona. “Time has come”. Il presidente della Fed ha spiegato chiaramente durante il simposio di Jackson Hole che è arrivato il momento di ridurre i tassi d’interesse.

“Il raffreddamento del mercato del lavoro è inequivocabile” ha spiegato Powell. Ma ancora lontano dai livelli di emergenza. In questo senso la Federal Reserve intende agire per evitare un indebolimento sostenuto: “Non vogliamo ulteriori rallentamenti”. Contemporaneamente l’inflazione “è diminuita significativamente, ben più vicina all’obiettivo del 2%.

La prossima riunione della Fed è in programma il 17 e 18 settembre. “La direzione di marcia è chiara e i tempi e il ritmo dei tagli dei tassi dipenderanno dai dati in arrivo, dalle prospettive in evoluzione e dall’equilibrio dei rischi” è un altro passaggio chiave del discorso di Jerome Powell.  Che ha ribadito: “È giunto il momento che la politica (monetaria, ndr) si adegui”.

“Situazione in evoluzione, staremo attenti ai rischi”

Sull’economia americana, il presidente della Fed ha detto che “l’economia continua a crescere a un ritmo solido. Ma i dati sull’inflazione e sul mercato del lavoro mostrano una situazione in evoluzione. I rischi al rialzo per l’inflazione sono diminuiti. E i rischi al ribasso per l’occupazione sono aumentati. Come abbiamo evidenziato nella nostra ultima dichiarazione del Fomc, siamo attenti ai rischi per entrambe le parti del nostro doppio mandato”.

Ha concluso Powell: “L’attuale livello del nostro tasso di riferimento ci offre ampio margine di manovra per rispondere a qualsiasi rischio potremmo incontrare, compreso il rischio di un ulteriore indesiderato indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro”.

Il commento di Moneyfarm

E’ stato chiaro il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, commenta l’analista di Moneyfarm Richard Flax. Che ripercorre gli ultimi due anni di Jackson Hole: “Nel 2022 i policymaker stavano aumentando rapidamente i tassi di interesse per controllare l’inflazione. Nel 2023 seppur incerti, credevano di aver raggiunto la vetta. Quest’anno, il presidente della Fed Jerome Powell è stato chiaro: “È giunto il momento di aggiustare la politica monetaria”.

Permangono però domande sulla velocità della discesa. Come ha detto Powell, l’inflazione si sta gradualmente avvicinando all’obiettivo del 2% e il mercato del lavoro si sta indebolendo anche se l’economia sembra ancora essere in buone condizioni. “Non è chiaro se questo scenario giustificherà il taglio di 50 punti base del mese prossimo che i mercati finanziari attualmente si aspettano -continua Flax-. Dopo essere stato chiaro sui tempi e la direzione da seguire, il presidente Powell ha lasciato poche indicazioni sul ritmo della discesa, osservando che dipenderà dai dati in arrivo, dall’evoluzione delle previsioni e dal bilanciamento dei rischi”.

Raramente però gli investitori ottengono tutto ciò che desiderano dai banchieri centrali. Conclude l’analista di Moneyfar: “Quest’anno a Jackson Hole il presidente Powell ha evidenziato che l’attenzione della Fed si è spostata in parte dal tenere sotto controllo l’inflazione al mercato del lavoro, e che la politica monetaria dovrebbe reagire a stretto giro. Una dichiarazione che riteniamo di un livello di chiarezza rassicurante”.

Il commento di Amundi

I mercati hanno reagito positivamente al discorso del presidente della Fed Powell a Jackson Hole, con l’azionario che ha accelerato al rialzo mentre i rendimenti dei titoli di stato hanno registrato una spinta al ribasso. Milano e Madrid sono le piazze che hanno chiuso con i guadagni maggiori in Europa, con un aumento di oltre un punto percentuale. Wall Street cresce di mezzo punto percentuale mentre il decennale americano scende al 3,8%.

Il presidente della Fed ha segnalato con forza l’inizio di un ciclo di tagli a settembre, suggerendo di non voler aspettare l’aumento della disoccupazione” è il commento di Guy Stear, Head of Developed Markets Strategy di Amundi Investment Institute.

L’analista ha dato una sua view anche sulla portata del taglio dei tassi: “Il presidente Powell ha lasciato aperta la porta ai mercati che si aspettano un rialzo di 50 punti base alla prossima riunione. Questa mossa potrebbe essere troppo aggressiva. Prevediamo tagli dei tassi di 75 pb, non di 100 pb, da qui a fine anno. Ma gli investitori terranno gli occhi aperti sul report relativi ai posti di lavoro di settembre, ancora più importante alla luce di questi commenti”.

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