L’assemblea degli azionisti della Juventus, riunita all’Allianz Stadium, ha approvato il bilancio 2021/2022, che si è chiuso con una perdita di esercizio di oltre 238 milioni di euro.  A favore si è espresso il 99,68% del capitale presente mentre i contrari lo 0,32%.

L’assise odierna è stata l’ultima condotta sotto la presidenza di Andrea Agnelli (in foto)che ha rassegnato le dimissioni, insieme al resto del Cda, a seguito dell’inchiesta giudiziaria condotta dalla Procura di Torino e dei rilievi effettuati dalla Consob sui bilanci del club bianconero.

Ai lavori assembleari ha partecipato anche il fondo Lindsell Train, secondo azionista della Juventus che però si è presentato in assemblea con il 9,7% del capitale; una quota inferiore rispetto all’11,9% riportato sul sito della società sportiva.

Le parole di Agnelli

Aprendo i lavori all’Allianz Stadium il presidente uscente, Andrea Agnelli, ha ammesso che la decisione di fare un passo indietro “non è stata una decisione facile. Mi sono sempre impegnato al massimo in questi anni, che sono stati straordinari. Tuttavia ho preso la decisione del tutto convinto e in piena serenità“.

L’ex presidente ha difeso l’operato del board uscente. “Personalmente credo che abbiamo agito bene e che i rilievi non siano giustificati, in ciò confortati anche dall’approfondita analisi fatta da esperti indipendenti. Ho ritenuto di fare un passo indietro affinché non si potesse pensare che le scelte potessero essere anche solo in parte condizionate dal mio personale coinvolgimento. Sono convinto che il consiglio di amministrazione abbia lavorato bene, la Juventus saprà dimostrare in ogni sede le sue buone e legittime ragioni”.

“Con spirito di servizio ho ritenuto opportuno di fare un passo indietro per evitare che si potesse anche solo pensare che le scelte che dovessero essere assunte da qui in avanti potessero essere condizionate dal mio personale coinvolgimento in alcune delle vicende che la società si trova a dover affrontare. La Juventus, quindi, viene prima di tutto e di tutti fino alla fine“.

In assemblea ha preso la parola anche Massimo Della Ragione, consigliere indipendente della Juventus e a capo del Comitato interno controllo e rischi. “Negli ultimi mesi”, ha detto, “il consiglio di amministrazione ha sviluppato un canale di comunicazione costante e trasparente con le autorità di mercato e di vigilanza, siamo fiduciosi che questi segni tangibili di cooperazione continueranno anche in futuro”.

“É apparso evidente al Cda la complessità dei profili contabili – ha aggiunto – e di come essi siano suscettibili di diverse interpretazioni. Il consiglio ha deciso all’unanimità di rivedere alcune stime e assunzioni in un’ottica di accentuata prudenza, e lo abbiamo comunicato al mercato in piena trasparenza. Ciò ha portato a predisporre anche su parere degli esperti il nuovo progetto di bilancio”.

Nel ricordare il percorso che ha portato a modificare il bilancio 2021/2022 come richiesto dalla Consob, Della Ragione ha sottolineato che “è stato un lavoro molto impegnativo svolto dal consiglio al meglio delle sue capacità, con la massima diligenza e professionalità, nell’interesse della Juventus e dei suoi azionisti. Da settembre abbiamo tenuto più di dieci riunioni per discutere di queste tematiche, precedute da lavori preparatori. Il consiglio ha esaminato numerosi documenti e chiesto pareri a esperti, ha ampiamente discusso con il management e con consulenti, si è regolarmente confrontato con revisori esterni, organi di controllo interno e autorità di vigilanza. Abbiamo ascoltato i contributi di ciascuno, valutato le informazioni e richiesto quando necessario analisi supplementari”.

Moggi in assemblea

A sorpresa anche l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, ha preso parte ai lavori assembleari. “Sono qui per ringraziare Andrea Agnelli perché nove scudetti non si vincono con facilità, sono quelle cose che difficilmente si riescono a capire ma chi c’è dentro sa le difficoltà che si incontrano per vincere e io devo ringraziare Andrea Agnelli per quello che ha fatto in una società che non si è mai difesa o non ha saputo difendersi o praticamente ha lasciato cadere tutto quello che gli veniva addosso e per questo è diventata un giocattolo nelle mani di tanti, soprattutto dei media”, ha detto.

“Io lotto ancora per Calciopoli, qui c’è una chiavetta Usb con tutta Calciopoli caro Andrea, dove si sente Carraro che dice che Lazio e Fiorentina non devono retrocedere e che la Juve non deve essere aiutata, Meani che parla agli arbitri”, ha aggiunto. “Se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze perchè pensano di aver trovato cose nuove, allora dovrebbe essere riaperta anche Calciopoli.  É  una ferita che non si rimargina – ha continuato, applaudito dai piccoli azionisti – né per noi né per la Juve. Qui ho un cofanetto con una chiavetta dove c’é tutta Calciopoli, sono 6 anni che ci lavoriamo, potete sentire tutte le intercettazioni”.  Cofanetto che Moggi ha donato ad Agnelli.

Exor presenta lista nuovo Cda Juventus

Intanto ieri Exor, titolare di una partecipazione del 63,8% del club bianconero, ha depositato la lista dei candidati per la nomina del nuovo board, in attesa della riunione dell’assemblea dei soci convocata per oggi.

La lista, comunicata ieri, è composta da Fioranna Vittoria NegriMaurizio ScanavinoGianluca FerreroDiego Pistone e Laura Cappiello. Come precedentemente annunciato Ferrero dovrebbe essere designato alla presidenza, mentre Scanavinogià direttore generale del clubsarà anche amministratore delegato, subentrando a Maurizio Arrivabene.

Il nuovo Cda sarà votato dall’assemblea che è stata convocata per il 18 gennaio prossimo.

L’inchiesta della Procura

Il club bianconero è coinvolto nell’indagine Prisma condotta dalla Procura di Torino. Secondo gli inquirenti al centro dell’indagine ci sarebbero i reati di falso in bilancio. A questo si aggiungono le ultime contestazioni della Consob che hanno spinto la società a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti.

Nel dettaglio l’inchiesta condotta dalla Procura di Torino ha messo al centro delle indagini le plusvalenze del club e le manovre sugli stipendi dei giocatori. Comunicata la conclusione delle indagini preliminari, ora i vertici della Juventus hanno visionato il fascicolo completo e presenteranno eventuali memorie difensive.

Il filone delle plusvalenze

Il 22 dicembre scorso la Procura federale ha chiesto, ai sensi dell’art. 63 del Codice di Giustizia Sportiva, la revocazione parziale della sentenza con cui la Corte Federale di Appello aveva assolto nel maggio scorso la Juventus e altri 10 club nel processo sulle plusvalenze.

In una nota si legge che “il Procuratore federale, esaminati i documenti e gli atti istruttori dell’indagine penale Prisma trasmessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha proposto ricorso per revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite, nei confronti della Juventus, Sampdoria, Fc Pro Vercelli, Genoa, Parma Calcio, Pisa Sporting, Empoli Fc, Novara Calcio, Pescara Calcio e di 52 dirigenti” delle stesse squadre, “chiedendone la condanna alle sanzioni che verranno rispettivamente richieste nel corso dell’udienza di discussione del ricorso di fronte alla Corte Federale di Appello”.

Il processo sportivo si era concluso lo scorso aprile con il proscioglimento per tutti i dirigenti e le società che erano finite a giudizio davanti al tribunale federale. Tra i prosciolti c’era anche l’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli e il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. In tutto la vicenda coinvolgeva 59 dirigenti unici dei club di cui cinque del massimo campionato italiano. Si trattava di Genoa, Sampdoria, Empoli che si erano aggiunte alla Juventus e al Napoli. A metà maggio la Corte d’appello federale aveva respinto il ricorso.

La procura stessa aveva però poi chiesto alla Procura della Repubblica di Torino di acquisire nuovi atti dell’inchiesta per valutare se ci fosse la possibilità di riaprire o meno il processo. Cosa che è avvenuta oggi con la Procura federale. Successivamente la Procura, dopo le dimissioni del Cda del club bianconero, ha aperto un altro fascicolo sulla questione dei contratti dei calciatori juventini, legato all’inchiesta della procura torinese.

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