Dopo il ricambio dei vertici di Gucci, il gruppo Kering, holding del lusso che controlla, tra gli altri Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta e Pomellato ed è il secondo gruppo al mondo dopo Lvmh, ha annunciato l’acquisto del 30% della maison Valentino da Mayhoola del Qatar per 1,7 miliardi di euro interamente in contanti.

L’operazione rientra nell’ambito di un accordo “strategico” che dà al gruppo francese del lusso l’opzione di assumere il pieno controllo della casa di moda italiana entro il 2028. Considerando le cifre in ballo, l’Entreprise Value del 100% della Valentino sarebbe a oggi di circa 6 miliardi di euro.

Fondata nel 1960 a Roma, Valentino gestisce 211 negozi in tutto il mondo e lo scorso anno ha generato un fatturato di 1,4 miliardi di euro e un ebitda di 350 milioni di euro. Mayhoola, un veicolo di investimento sostenuto dall’emiro del Qatar, acquistato la casa di alta moda romana dalla società di private equity Permira nel 2012, per circa 700 milioni di euro. Nel 2016 ha acquistato anche la casa di moda francese Balmain, di proprietà della famiglia.

I conti di Kering

L’accordo arriva nel momento in cui Kering sta cercando di accelerare la crescita, che è stata molto lenta rispetto a quella dei rivali francesi LVMH ed Hermes. Le azioni di Kering sono scese del 3,4% negli ultimi 12 mesi, con un valore di mercato di 66,7 miliardi di euro. Nello stesso periodo, le azioni LVMH sono aumentate del 26,8%, con una capitalizzazione di 435 miliardi di euro.

Proprio ieri 26 luglio la holding aveva comunicato i risultati del primo semestre del 2023, con Gucci – che conta la metà dei ricavi totali – che ha disatteso le aspettative degli analisti e ha registrato una crescita delle vendite dell’1%. Il fatturato totale è cresciuto del 2% a 10,1 miliardi di euro, mentre l’utile operativo è sceso del 3% a 2,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un’incidenza sulle vendite del 27%.

La settimana scorsa il gruppo parigino ha annunciato che l’amministratore delegato di Gucci, il suo marchio di punta, si sarebbe dimesso mentre il mese scorso Kering ha acquistato il gruppo di profumerie di fascia alta Creed per 3,5 miliardi di euro, pagando l’azienda 23 volte l’Ebitda, secondo quanto riferito da persone a conoscenza dei dettagli al Financial Times.

Luca Solca, analista di Bernstein, ha dichiarato che l’accordo è “promettente” per Kering, che “ha una consolidata esperienza nella gestione e nello sviluppo di marchi di moda”. Ha aggiunto: “Valentino potrebbe essere visto come l’equivalente italiano di Saint Laurent: un’azienda con cui Kering è stata in grado di creare valore”.

Gli advisor

Nell’operazione Mayhoola è stata assistita da Rothschild & Co e da  Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), quest’ultima con un team composto da Marco Perelli (Global Head of M&A), Laura Asperti (Head of Consumer M&A) e Carlo Parmigiani (Senior M&A banker).

Kering è stata affiancata da Centerviw Partners.

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