Il regtech, soprattutto negli ultimi due anni, ha fortemente accelerato la propria crescita. Il valore del settore globale è infatti passato da 6,5 miliardi di dollari nel 2020 ai 10,2 miliardi di dollari nel 2021 (+57%).  Si stima, inoltre, che toccherà i 55,3 miliardi nel 2025.

A sostenerlo è il nuovo Insight Report di Klecha & Co., banca d’affari europea specializzata nel tech, dedicato appunto al regtech, che aveva anticipato i dati della ricerca a Dealflower, all’interno della rubrica New Paradigm.

I dettagli del report di Klecha

Nei soli primi nove mesi del 2021, a livello globale le imprese del regtech hanno raccolto capitali attraverso 320 operazioni per complessivi 13,5 miliardi di dollari. Anche la dimensione delle operazioni di fund raising è cresciuta: 46 hanno infatti superato i 100 milioni di dollari, quasi il doppio rispetto alle 24 dell’intero 2020.

Sono poi cresciute in modo significativo anche le operazioni di m&a. Alla fine del 2020, per esempio, il Nasdaq ha acquisito Verafin, società canadese di software antiriciclaggio e tecnologia di rilevamento delle frodi, per 2,75 miliardi di dollari. C’è poi da citare il caso Rsa Security, fornitore statunitense di tecnologia di sicurezza mobile di Dell, venduto a un consorzio di private equity per circa 2 miliardi di dollari.

Inoltre, nel corso del 2021, sono nate numerose startup regtech, alcune delle quali sono rapidamente diventate “unicorni”, come la canadese Trulioo. Questa oggi vale 1,75 miliardi di dollari.

Come sta andando il regtech in Italia

Anche in Italia il settore è articolato e attira l’interesse degli investitori. E’ per esempio di febbraio l’annuncio dell’investimento nella regtech Iubenda del gruppo europeo team.blue.

Di recente i software provider italiani (vendor) hanno sviluppato soluzioni che consentono alle istituzioni non solo di rendere più efficienti i loro processi di business e di innovare la propria offerta, ma anche di adeguare tali iniziative alla normativa in continua evoluzione.

Con il crescere degli adeguamenti normativi, questa caratteristica di compliance inizia a ricoprire un ruolo vitale per i clienti. Così le soluzioni tecnologiche da facilitatori dell’innovazione e del business, sono diventati anche abilitatori della gestione dell’attività di compliance, reporting e audit.

I fattori che trainano lo sviluppo del settore

A trainare lo sviluppo del settore è in primo luogo, l’aumento della regolamentazione, cresciuta del 500% nell’ultimo decennio.

Tale crescita è stata supportata dalla diffusione delle innovazioni, che hanno interessato in particolare il settore dei servizi finanziari. Nuove soluzioni fintech, la diffusione dei sistemi di pagamento, del digital banking e delle criptovalute, hanno trainato l’enorme crescita dei volumi delle transazioni e alzato la necessità di vigilanza su frodi, riciclaggio e criminalità finanziaria.

Inoltre la digital life e la diffusione del lavoro da remoto hanno fatto emergere nuove necessità di regolamentazione di ambiti sensibili come quello della privacy o della cybersecurity.

Altro fattore da tenere in considerazione è il ritmo di crescita della regolamentazione. Si stima, infatti, che per la sola compliance delle istituzioni finanziarie vi siano in media 220 revisioni della regolamentazione al giorno.

Tutto ciò ha portato inevitabilmente anche a un aumento delle sanzioni per il mancato rispetto delle norme vigenti. Il solo settore dei servizi finanziari statunitense ed europeo ha pagato 342 miliardi di dollari in multe e sanzioni in poco più di dieci anni. Solo nel 2020, Credit Suisse è stata multata di oltre 147 milioni di sterline per mancata due diligence. Mentre NatWest è stata multata per 265 milioni di sterline per aver violato i requisiti antiriciclaggio. Poche settimane fa, poi, le autorità francesi hanno sanzionato Google e Facebook per 210 milioni di dollari in relazione a violazioni nella gestione dei cookie.

Per far fronte a tale scenario, si stima che imprese e organizzazioni investiranno globalmente in soluzioni regtech fino a 130 miliardi di dollari entro il 2025.

Tra i settori che hanno investito e investiranno in regtech al primo posto si posiziona quello dei servizi finanziari. Questo sostiene globalmente ogni anno costi di compliance pari a circa 780 miliardi di dollari. Si pensi che la sola direttiva MiFID II, ha richiesto in Europa 2,5 miliardi di euro di investimenti nel suo primo anno di attuazione. Tanto che, mentre il numero di dipendenti delle banche è diminuito, il numero di personale dedicato alle funzioni di compliance e controllo, è aumentato notevolmente arrivando a rappresentare fino al 15% del personale.

Oltre ai servizi finanziari, le società regtech stanno affiancando anche altri settori regolamentati come la sanità, le Tlc, i trasporti e l’automotive.

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