Il gruppo norvegese Embron ha acquisito il 20% delle quote dell’italiana Sprinx Technologies. Il deal è avvenuto in parte rilevando quote dei soci attuali e per il resto attraverso la sottoscrizione di una prima tranche di aumento capitale dedicato.
Sprinx, si legge in un comunicato, è un independent software vendor (Isv), specializzato nella progettazione e fornitura di piattaforme software video intelligenti per il monitoraggio intelligente della mobilità di veicoli e persone, nel pubblico e nel privato.
Nata nel 2009, Sprinx è presente con la sua tecnologia in oltre quindici paesi nel mondo.
L’accordo prevede che entro il 2023 Embron arrivi a detenere un pacchetto di maggioranza in Sprinx.
Gli advisor
Eversheds Sutherland ha fornito assistenza legale a Embron Group, con particolare focus sugli aspetti di proprietà intellettuale, asset strategico dell’operazione. Lo studio legale ha agito con un team composto da Beatrice Bigonzi, partner responsabile del dipartimento commerciale e di proprietà intellettuale, e dalla senior associate Gaia Chifari, in coordinamento con l’avvocato Peter Berdal Gangnæs dello studio norvegese Storløkken AS.
PwC TLS ha assistito Embron Group dal punto di vista fiscale, con un team composto da Franco Boga, Giuseppe Pigoli e Manuel Marchetti.
Sprinx è stata assistita per gli aspetti fiscali e finanziari da Studio Faraone, con un team composto dal socio Alessandra Faraone e dal senior associate Stefano Scalaberi.
Advisor legale dell’operazione è stato lo studio Masotti Cassella, con un team composto dal socio Luca Masotti (nella foto) e da Anne Moutardier, senior associate.