Gioconda, filiale italiana dell’operatore di private equity LBO France, ha promosso la fusione tra la controllata Bluclad e Progold, società vicentina attiva nel settore delle leghe, madre leghe e additive manufacturing per il settore dell’alta gioielleria

Questa integrazione, si legge in un comunicato, “favorirà sinergie di carattere commerciale e operativo, la condivisione del know-how maturato negli anni di esperienza delle due realtà e una ancora maggiore innovazione, portando al consolidamento delle posizioni di leader di mercato nei propri segmenti di riferimento”. Dall’unione nascerà “una piattaforma integrata al servizio dei più importanti brand dei settori del lusso e della gioielleria”.

Bluclad è una società fiorentina attiva nel settore dei prodotti per galvanica per il mercato del fashion and luxury.

La scheda di LBO France

Con 6,3 miliardi di euro di capitale raccolto, è una società indipendente che supporta da oltre trent’anni la crescita delle aziende italiane e francesi. La strategia ruota attorno a cinque distinti segmenti gestiti, ciascuno da team dedicati: midcap buyout tramite i fondi White Knight e small cap buyout tramite i fondi Hexagone/Small Caps Opportunities; venture capital tramite i fondi SISA/Digital Health; real estate con i fondi White Stone e Lapillus; proptech attraverso il fondo NewStone; debt; public equity attraverso il fondo France Développement. Storicamente focalizzata su investitori istituzionali e family office, LBO France ha lanciato l’FCPR White Caps Selection, un fondo di private equity accessibile ai privati attraverso fondi multi-strategia. LBO France è posseduta al 100% dal management e ha circa sessanta professionisti.

Le dichiarazioni

Marco Eruli, presidente e amministratore delegato di Bluclad, e Leandro Luconi, direttore tecnico, si dicono “entusiasti della conclusione di questo accordo di collaborazione e integrazione tra Bluclad e Progold. Le nostre aziende, pur operando in settori diversi del mercato del lusso, sono perfettamente complementari e l’integrazione tra le due realtà porterà sicuramente alla creazione di un player globale e di riferimento anche nel settore dei componenti per leghe e madre leghe di alto livello”.

Damiano Zito, amministratore delegato di Progold, aggiunge che “ci siamo cercati, piaciuti e abbiamo deciso di unire le nostre risorse e le nostre core competences per ampliare la nostra proposta di valore. I nostri modelli di business sono perfettamente aderenti e stanno alla base della decisione strategica presa. Affronteremo il futuro portando la nostra clientela a sfruttare il valore che Bluclad riuscirà a riversare nella linea di prodotti galvanici creata ad hoc per il settore orafo. Siamo certi che i nostri clienti saranno, come noi, soddisfatti di questa integrazione alla nostra offerta core. Inizia così una nuova fase di crescita di Progold. Sogno condiviso con quattro amici, il cui prezioso supporto ha permesso all’azienda di diventare venticinque anni dopo leader nel suo mercato di riferimento. E di essere oggi pronta a cogliere quest’opportunità”.

Arthur Bernardin (nella foto di copertina), managing director di Gioconda, e Pierluigi Rotundo, director, definiscono Bluclad e Progold “il classico esempio di aziende su cui siamo entusiasti di investire, grazie a un  management team forte e coeso, una posizione di leadership di mercato, un forte orientamento alla crescita e all’innovazione. L’operazione di integrazione di Progold… si inserisce nella strategia di costante supporto alla crescita. Come, ad esempio, nell’implementazione di operazioni di carattere straordinario come questa. E si colloca perfettamente nel trend di mercato che vede il mondo fashion pervadere sempre di più la gioielleria. Siamo per questo entusiasti di aver dato vita ad un operatore unico nel mercato di riferimento. In grado di fornire i prodotti più innovativi del settore”.

Gli advisor

I consulenti che hanno assistito le parti sono stati KPMG (accounting), NCTM (legal e tax), GoetzPartners (business) e Golder (ambientale).

Francesco Rivi e Stefano D’Incà dello studio Etax hanno affiancato Progold.

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