Borse europee leggermente in rialzo sulla scia della sessione debole per il listino Usa, a causa degli investitori preoccupati per il fatto che la Federal Reserve possa continuare nella sua aggressiva stretta monetaria ma anche per la trimestrale di Walt Disney superiore alle attese e un taglio di oltre settemila posti di lavoro per diminuire i costi e migliorare la redditività. Con questa ristrutturazione, che prevede anche tagli su film e programmi Tv, il colosso guidata da Bob Iger punta a voler risparmiare oltre 5,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
A Milano il Ftse Mib segna, infatti, +0,77% con 27.368 punti, Francoforte +0,60% con 15.412 punti, Parigi –0,18% con 7.120 e Londra +0,26% con 7.885 punti. Lo spread poi sale a 183 punti, con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi in calo dello 2,32%, contro la chiusura di mercoledì sui 190 punti. Il rendimento dei Btp a dieci anni che si attesa a +4,10%.
Non solo trimestrali: l’agenda macro
Rispetto al calo del mese di dicembre l’inflazione in Germania nel primo mese del 2023 ha nuovamente registrato un rialzo, anche se contenuto. L’indice dei prezzi al consumo tedeschi a gennaio è, infatti, cresciuto su base annua dell’8,7%. Un dato che registra un aumento rispetto all’8,6% della fine del 2022, ma meno di quanto si aspettassero gli analisti che vedevano l’indice all’9,2%. A crescere anche il dato su base mensile, che è passato all’1% rispetto all’1,1% stimato dagli economisti e al calo dello 0,8% di dicembre.
Sempre sul fronte macro, si attende l’Eurogruppo (che si terrà fino a venerdì con partecipazione della presidente della Bce Christine Lagarde) che discuterà sulla risposta a US Inflation Reduction Act.
In agenda poi il Consiglio europeo a cui partecipa sempre la presidente della Bce. In discussione le proposte presentate dalla Commissione europea che prevedono la riforma temporanea degli aiuti di Stato, un uso più efficace del denaro comunitario, la formazione della forza lavoro e la diversificazione delle fonti internazionali di approvvigionamento.
Lato trimestrali, invece, usciranno oggi quelle di Credit Agricole, Credit Suisse, Enel, Mediobanca e Unipol.
Storie di borsa: la migliore è Cnh Industrial
Sul listino milanese il titolo migliora in apertura della giornata è Cnh Industrial con +2,36%, nonostante solo una settimana fa abbia annunciato l’addio a Piazza Affari. L’azienda della galassia Exor ha annunciato la volontà di procedere al delisting da Borsa Italiana entro l’inizio del 2024. Il gruppo dei trattori rimarrà quotato soltanto a New York, mentre il listino di Milano perderà una società da oltre 21 miliardi di capitalizzazione. Seguono il produttore di tubi per l’esplorazione e la produzione di gas Tenaris (+2%) e Interpump Group (+1,37%).
Vendite, invece, per Bper Banca (-2,16%) che ieri ha pubblicato i conti trimestrali mostrando un utile netto contabile di 1,45 miliardi di euro, che comprende poste straordinarie per 946,2 milioni. Ma anche per l’azienda produttrice di apparati diagnostici Diasorin (-0,7%) e la società attiva nel settore delle energie rinnovabili Erg (-0,21%).
Mercato valutario
L’indice del dollaro è ancora stabile sopra 103 punti e l’euro continua a rimanere sui 1,07 dollari (come indicato nel grafico sotto), dopo aver toccato i 1,1034 dollari toccato la scorsa settimana dopo quasi nove mesi di fa.
Materie prime
I prezzi del petrolio si stabilizza sopra i 78 dollari al barile (come indicato nel grafico sotto) dopo il rally delle tre sessioni precedenti.
I prezzi del gas europeo continuano scendere arrivando sui 53 euro per megawattora. Sebbene la crisi energetica sembri per ora sotto controllo, mentre la stagione fredda sta volgendo al termine, le prospettive per il prossimo inverno rimangono difficili.
L’oro sale ancora leggermente sopra gli 1,8 dollari l’oncia. Gli investitori ora guardano ai dati sull’inflazione degli Stati Uniti previsti per la prossima settimana che potrebbero guidare le prospettive per i tassi di interesse. L’oro, infatti, è molto sensibile alle prospettive dei tassi in quanto i tassi di interesse più elevati aumentano il costo opportunità di detenere lingotti non remunerativi e viceversa.