L‘Algeria ha deciso di aumentare di altri 4 miliardi di metri cubi le sue forniture di gas all’Italia, a partire dalla prossima settimana. Al contempo, i flussi di gas russo attraverso il gasdotto Nord Stream 1 dovrebbero ripartire giovedì dopo il completamento della manutenzione programmata. Nonostante queste ultime novità, la crisi energetica è tutt’altro che risolta, visto che l’aumento dei prezzi si registra sin da prima del conflitto fra Russia e Ucraina.
Lo scenario attuale
Il vero tema, almeno in Europa e in Italia, è che ci vorrà ancora tempo per implementare nel mix energetico le energie rinnovabili: “per il momento non ci sarà un calo dei prezzi che ci riporterà al periodo pre-crisi. La guerra ha incancrenito una situazione che andava avanti già da qualche mese”, spiega a Dealflower Marco Realfonzo di Optima Italia, piattaforma di servizi integrati nei settori dell’energia, telecomunicazioni e delle assicurazioni per imprese e privati fondata a Napoli nel 1999. “In questo scenario è cambiata la consapevolezza del consumatore del prodotto che acquista. Pre-pandemia la bolletta era composta del 45% al massimo della materia prima mentre oggi si paga una bolletta che all’80% è composta dalla materia prima. Di fatto oggi l’utente compra l’energia”.
Il questione riguarda i privati cittadini ma anche le imprese e pone sul tavolo molteplici sfide, a partire dall’integrazione dell’innovazione nel settore dell’energia. “Qui la tecnologia interviene sotto un duplice aspetto”, continua il professionista. Ovvero, “nella produzione di energia attraverso le fonti rinnovabili con una rinnovata spinta all’energia solare ed eolica e nelle opportunità offerte dall’evoluzione tecnologia anche se al momento c’è uno shortage generalizzato per quanto riguarda le tecnologie in generale”.
Tuttavia, al momento la situazione del mercato è molto complessa in quanto si sta facendo fronte sia alla crisi del gas sia alla difficoltà di implementare nel breve termine le energie rinnovabili nel mix energetico. “In questo scenario – continua Realfonzo – possono avere un ruolo le tecnologie di ottimizzazione dei consumi che vedono l’applicazione dell’intelligenza artificiale per ottimizzare il lavoro di alcuni macchinari in azienda”. Si parla cioè di armonizzazione di flussi di energia con la possibilità di ottenere la riduzione della potenza impegnata con conseguente risparmio economico e minore interventi di manutenzione dei macchinari.
Ottimizzare i consumi
Optima questo mese ha infatti avviato nuova collaborazione con la divisione di efficientamento energetico di Clesi, ESE (Efficiency Saving Environment) per la distribuzione di ANT, un rivoluzionario dispositivo di efficientamento energetico pensato per le aziende che consente un importante risparmio energetico. Il nuovo sistema di efficientamento si inserisce all’interno di un ampio obiettivo di miglioramento della gestione dei consumi, in un’ottica di consumo consapevole e maggiormente sostenibile. Il sistema è completamente telegestito ed è in grado di rilevare tempestivamente eventuali anomalie e gestire in maniera efficace ed efficiente lo stato di usura dei componenti.
“In altre parole si ottimizza la potenza impegnata e si riducono gli sbalzi in modo da avere meno impatti sui macchinari e avere così un risparmio energetico. Nel breve termine esiste questa tipologia di alternative, ovviamente su larga scala occorrerà trovare altre soluzioni, ovvero puntare soprattutto sulle fonti rinnovabili”, specifica Realfonzo che giustifica la scelta di business proprio a fronte di una maggiore domanda delle imprese che vedono lievitare i costi. Ma integrare simili dispositivi rientra anche in un ottica di ammodernamento delle stesse imprese. Questi macchinari, non a caso, sono coperti in parte anche degli incentivi industria 4.0 (fino al 40% e nelle regioni del meridione fino all’85%).
Progetti futuri
Optima che non è una multiutility, ma piuttosto una digital company attiva nel mercato dell’energia e delle telecomunicazioni sta lavorando anche a nuovi progetti. “La proposta di vendita di energia deve essere necessariamente accompagnata da una diversificazione dei prodotti che in qualche modo siano legati al mondo dell’energia e si sposino con l’offerta dei servizi di Optima” spiega Realfonzo.
“Sul tema dell’efficientamento stiamo lavorando anche una soluzione più retail: un hardware che identifica e classifica i consumi domestici e dà dei suggerimenti sia di sostituzioni di elettrodomestici o apparati che non sono efficienti che sulle abitudini di consumo di energia. Si tratta di un prodotto simile ad ANT con dovute proporzioni, visto che funziona con un’app a cui ha accesso il consumatore”. Ma oltre l’energia in cantiere ci sono nuovi prodotti che aggiungono valore ai servizi offerti “e vanno dalla telemedicina all’idraulica”.