Si chiamano Antonella Palmisano, Massimo Stano, Gianmarco Tamberi, Marcell Jacobs, Vito Dell’Aquila, Ruggero Tita e Caterina Banti. Sono solo alcuni dei nomi degli atleti italiani che hanno raggiunto il primo posto nelle loro discipline alle Olimpiadi di Tokyo. Nomi di professionisti finora forse sconosciuti ai più ma che sono le vere eccellenze del nostro Paese, le cui medaglie hanno un solo colore, l’oro, ma tanti valori. Un valore economico, innanzitutto, di cui abbiamo già dato conto in un articolo lunedì scorso, nonché un valore simbolico della capacità tutta italiana di superare le difficoltà e arrivare dritti all’obiettivo.

Anche tante aziende italiane hanno la stessa capacità, se non di vincere la medaglia d’oro nei loro mercati, di farsi spazio nelle gare internazionali. Lo dimostrano per esempio i numeri sull’export: nel 2020 le esportazioni sono crollate del 9,7%, meno di quanto registrato da Usa (-14,5%), Francia (-16,2) e Regno Unito (-17,5). E la ripartenza sta superando le aspettative: tra gennaio e aprile di quest’anno le esportazioni sono cresciute del 19,8% rispetto allo stesso periodo del 2020, a oltre 161 miliardi. La Germania ha visto una crescita del’11,4%, sebbene in valore assoluto l’export sia molto superiore (446 miliardi), la Francia è cresciuta del 10,8%, il Giappone e Regno Unito del 5%.

Un ulteriore dimostrazione di questa eccellenza viene anche dalle operazioni straordinarie. Stando agli ultimi dati di PwC sull’m&a, in Italia nei primi mesi del 2021 il numero dei deal è cresciuto del 19%, con performance positive anche nei settori più penalizzati dal Covid-19, come il Consumer Markets (+35% a volumi) e l’Industrial Manufacturing & Automotive (+36% a volumi). In rialzo l’attività dei fondi di private equity in Italia, con volumi pari al 35% nei primi 6 mesi 2021 rispetto al 32% del primo semestre 2020, e in deciso aumento le operazioni cross border (40% dal 31% dei primi sei mesi del 2020). Tutto questo sta a significare da un lato l’interesse dei fondi per le aziende italiane che, complice anche l’enorme quantità di liquidità in tasca, sono disposti a pagare con multipli a doppia cifra, dell’altro la vitalità di quelle eccellenze che sanno emergere e fare operazioni anche fuori dai confini nazionali.

In un momento così delicato della ripresa, in cui agli outlook positivi sul Pil italiano e mondiale si affiancano la paura delle nuove varianti e le incognite dell’autunno, è bene ricordarsi di quello che molte realtà italiane sono in grado di fare. Soprattutto ora che siamo alle porte della pausa estiva.

Lascia un commento

Related Post