La Lega Serie A, nell’assemblea convocata per lunedì pomeriggio, dovrà decidere se procedere o meno con le proposte pervenute da alcune banche internazionali e da alcuni fondi di investimento che hanno mostrato interesse per i diritti televisivi del massimo campionato di calcio italiano.

È quanto emerge da un documento che Dealflower ha visionato e che è stato realizzato proprio in vista dell’assise della prossima settimana.

“L’obiettivo dell’assemblea”, si legge nel documento, “è scegliere se, a partire da alcune manifestazioni di interesse pervenute spontaneamente, esista o meno la volontà di approfondire una delle ipotesi ricevute: debito, equity o ibrido; per poi predisporre un beauty contest, aperto a tutti i fondi o istituti finanziari, per ricevere le loro migliori proposte”.

Lega Serie A: ecco i tre modelli

Nel paper si legge che “a seguito della ricezione delle manifestazioni di interesse, abbiamo incontrato in via preliminare tutti i soggetti”.  I modelli proposti sono tre.

Il primo riguarda un finanziamento tramite “league wide facilty” (debito), il secondo è l’ingresso nell’equity della media company (simile all’operazione, poi non andata in porto, proposta da Cvc-Advent-Fsi) e il terzo un modello ibrido in cui si potrebbe considerare una quota inferiore di equity (con focus solo sui diritti audiovisivi internazionali), a cui viene affiancata una League Wide Facility.

Nel documento sono elencati i soggetti che fino a questo momento hanno presentato una manifestazione di interesse. Oltre a
Jp Morgan, Citi, Goldman Sachs, tra le banche viene citata anche Barclays. Sul fronte dei fondi compaiono: Carlyle, Apax, Three Hills Capital (i primi a farsi avanti in un consorzio a tre), Searchlight e Apollo.

La Lega “ha ricevuto una serie di manifestazioni di interesse spontanee con diverse potenziali modalità di finanziamento per supportare la Lega nello sviluppo degli obiettivi di crescita dei ricavi della Lega Serie A, in linea con il business plan”.

Alla luce di ciò nella prossima assemblea “verrà chiesto se esista o meno l’interesse ad approfondire un potenziale finanziamento per la crescita e, in caso di risposta affermativa, con quale modello”.

I prossimi passi: la scelta dell’advisor

L’ultima parte del documento è riservata a quali saranno i prossimi step di Via Rosellini. Con la scelta dell’assemblea si porterà “a bordo un financial advisor per organizzare un beauty contest e sollecitare tutte le primarie istituzioni finanziarie e raccogliere la loro migliore proposta per il modello da voi preferito. Seguirà poi una due diligence per la definizione del contratto di investimento da sottoporvi in approvazione”.

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