Lufthansa ha presentato ufficialmente al governo italiano la sua  proposta per acquisire una quota di Ita. In uno scarno comunicato il vettore tedesco spiega che “Deutsche Lufthansa Ag sta cercando di acquisire una partecipazione nel vettore nazionale italiano Ita Airways. Inizialmente verrà definito l’acquisto di una quota di minoranza e saranno concordate opzioni per il successivo acquisto delle azioni rimanenti.

Il gruppo Lufthansa ha presentato una lettera di intenti al Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano. Qualora entrambe le parti decidano di firmare il memorandum d’intesa, ulteriori negoziati e discussioni saranno condotti su base esclusiva”.

Come anticipato ieri da Dealflower, il comunicato non contiene né indicazioni sul prezzo che la compagnia teutonica metterà sul piatto per rilevare una quota inziale di Ita né tanto meno la percentuale di ingresso nel capitale che saranno oggetto di una discussione che avverrà in un secondo momento.

Come spiega la nota, “gli ulteriori colloqui di approfondimento andranno quindi a concentrarsi principalmente sulle forme e modalità del possibile investimento azionario, sull’integrazione commerciale e operativa di Ita nel gruppo Lufthansa e sulle sinergie che ne deriveranno. Nell’eventualità di un raggiungimento di un accordo contrattuale, l’effettiva attuazione sarà soggetta all’approvazione delle autorità competenti”.

La nota del Mef

Il ministero dell’Economia comunica di aver ricevuto una lettera di intenti da parte di Deutsche Lufthansa Ag per acquisire una quota di minoranza di Ita Airways. Il Mef (assistita dall’advisor Equita) si riserva di esaminare la congruità dell’offerta nel rispetto dei requisiti previsti dal Dpcm. Non sono arrivate altre offerte alla scadenza dei termini prevista per le ore 18 di oggi.

Strategicità del mercato italiano

Per il gruppo Lufthansa, l’Italia rappresenta il mercato più importante al di fuori dei mercati domestici e degli Stati Uniti. La volontà di integrare Ita Airways all’interno delle compagnie del gruppo risiede nel forte interscambio del Paese a livello globale, tramite viaggi d’affari e privati, nella sua forte economia orientata all’esportazione e nel suo essere uno dei luoghi turisticamente più attrattivi in Europa.

Le prossime tappe

L’iter di acquisizione avverrà in tre tappe. In particolare il Mef e Lufthansa dovrebbero firmare, oltre al MoU, anche il preliminare di acquisto e lo  Shareholders’ agreement, ovverosia i patti parasociali che regolano i rapporti tra gli azionisti. Proprio quest’ultimo documento andrà a stabilire la governance con l’assegnazione dei posti nel Cda di Ita. A logica l’amministratore delegato sarà nominato da Lufthansa, mentre il presidente dal ministero dell’Economia.

L’offerta di Lufthansa per Ita e i paletti al governo italiano

L’orientamento dei tedeschi è di mettere sul piatto una cifra fino a 300 milioni di euro, tramite un aumento di capitale riservato per rilevare -inizialmente- il 40% del capitale di Ita. In questo modo la compagnia italiana verrebbe valutata intorno agli 800 milioni, a fronte di un patrimonio netto pari a poco più di 500 milioni. Qualora si arrivasse ad un accordo Lufthansa prevede di salire al 100% della ex Alitalia.

Questo a fronte di alcune garanzie e condizioni che Lufthansa ha posto al governo italiano. Nel dettaglio la compagnia tedesca sta cercando di ottenere l’opzione di ritirarsi da una acquisizione completa nel caso in cui Ita non dovesse funzionare”.

Un altro elemento di criticità sollevato dai tedeschi per quanto riguarda i dipendenti della vecchia Alitalia che a oggi sono ancora in cassa integrazione. In particolare Lufthansa teme che questi dipendenti possano vincere la causa di lavoro intentata e per questo essere assunti in Ita. Per questo il vettore tedesco vorrebbe che la compagnia italiana accantonasse le somme necessarie per pagare i dipendenti.

Al vaglio di Luthansa c’è anche la presenza massiccia sul mercato italiano delle compagnie low cost che ormai dominano il nostro Paese. Uno strapotere che è di gran lunga superiore rispetto a quanto accade in altre parti d’Europa. Una componente che secondo i tedeschi potrebbe mettere a rischio il futuro di Ita.

Anche su questo fronte i tedeschi chiedono delle garanzie al governo italiano affinché intervenga sugli incentivi che le regioni e le società di gestione degli scali concedono alle compagnie aeree low cost per far atterrare gli aerei sulle proprie piste e, di conseguenza, generare traffico.

Air France si sfila da Ita

Intanto Air France-Klm ha informato il governo italiano che non parteciperà alla gara per l’acquisizione di una quota di Ita.  Nel dettaglio Air France-Klm continuerà a monitorare da vicino il processo di privatizzazione di Ita e ha ribadito il “forte” interesse a mantenere il suo rapporto commerciale con la compagnia aerea italiana. I due vettori sono alleati in Sky Team.

 

 

 

 

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