In Italia il numero elevato di PMI e il mancato ricambio generazionale hanno fatto in modo che numerosi fondi americani di Private Equity e investitori strategici abbiano approfittato del dollaro e della lenta ripresa europea sommersa dall’inflazione per operazioni straordinarie di M&A volte al rafforzamento e consolidamento in diversi settori quali tecnologia, telecomunicazioni, energie rinnovabili, manifattura, lusso e perfino nel mondo del calcio professionistico.
“Questo 2023, grazie anche al fatto che l’epidemia di COVID è ormai solo un ricordo, e ‘un momento propizio per molte realtà storiche legate al “Made in Italy di poter cedere quote a fondi di investimento e società quotate d’oltre oceano”. A dichiararlo è Stefano Endrizzi, Fondatore di MergersCorp M&A International, società attiva nell’Investment Banking con un focus particolare alle operazioni di M&A e corporate finance a livello globale. Allo stesso tempo, il rinvio delle procedure di esecuzione, bloccate durante il periodo del COVID, i vertiginosi aumenti del costo dell’energia e delle materie prime, principalmente legate alla guerra in Ucraina, provocheranno anche un incremento delle operazioni M&A di aziende e società in sofferenza. Da un lato, pertanto, e ‘una opportunità per le aziende italiane di portare liquidita´nel Belpaese, dall’altro lato il trend di “esterizzazione” delle aziende italiane sembra ormai non avere più freno.
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