Mediobanca ha approvato le linee guida del piano strategico denominato 2023-2026 “One brand One culture” che prevede, tra l’altro, la distribuzione di 3,7 miliardi di euro per gli azionisti nell’arco di tre anni. Inoltre il business plan mette al centro il Wealth Management, settore in cui Mediobanca vuole definitivamente affermarsi come operatore leader, distintivo per qualità, responsabilità, innovatività, valore dell’offerta per i clienti Premier, Private e gli imprenditori. Nel dettaglio il Wealth Management è previsto che crescerà a tassi superiori del sistema in masse (a 115 miliardi, Cagr +11% rispetto ai  +8% del mercato), ricavi attesi superiori a un miliardo,  e il RORWA a +110 punti base al 4%.

Inoltre è atteso il completamento del riposizionamento di CheBanca! con conseguente rebranding in Mediobanca Premier. Il tutto consentirà di diventare il primo motore di crescita del Gruppo, divenendo il secondo contributore in termini di ricavi e il primo di commissioni.

I target del piano di Mediobanca

Con il piano il gruppo guidato da Alberto Nagel prevede che il totale delle attività finanziarie salga a 115 miliardi (+11%), Aum/Aua a 85 miliardi  (+13%), gli impieghi alla clientela sono attesi a 57 miliardi (+3%). Sono previsti significativi investimenti nei canali distributivi in tutti i segmenti di attività: forza vendita nel Wealth Management (Wm) attesa crescere del 25% a oltre 1.500 professionisti, di cui 1.350 (+25%) nel segmento Premier e 170 (+15%) nel segmento Private, Investment Banker in crescita nelle aree advisory e capital markets, rete del Consumer Finance (“CF”) in ulteriore evoluzione con forte sviluppo del canale digitale anche a sostegno della rete diretta (in crescita a 340 punti vendita tra filiali e rete agenziale a cui si aggiungeranno oltre 300 professionisti fuori sede),

Inoltre il piano punta a una stabilità negli RWA grazie ad una differente politica di gestione del capitale. Particolare focus è posto sullo sviluppo delle attività a basso assorbimento di capitale e su azioni di ottimizzazione che possano permettere una gestione efficiente dello stesso. Lo sviluppo degli attivi (addizionali 4 miliardi nel triennio) e l’attuazione di operazioni di ottimizzazione di simile importo  si attende risultino in RWA stabili (RWA a 51 miliardi, -1%). La divisione Cib è attesa ridurre significativamente (RWA CIB in calo del 13% nel triennio), riducendo il capitale allocato a non oltre 1/3 del totale del Gruppo.

Mediobanca, ricavi e utili previsti in crescita

I ricavi sono attesi a  3,8 miliardi  (+6%) con una solida contribuzione da parte di tutti i segmenti di attività. Nel dettaglio il WM avrà il maggior tasso di crescita organica (+10%) e si attende superi  1 miliardo di ricavi, divenendo il primo contributore alle commissioni del Gruppo in via complementare al Corporate & Investment Banking, la cui crescita nei ricavi è attesa essere pari all’11% (7% organica) sino a 0,9 miliardi.

Il Cf manterrà la sua funzione di motore della crescita del margine di interesse di Gruppo (circa due terzi del totale) con uno sviluppo dei ricavi complessivi del 5% (a circa 1,3 miliardi; il segmento Insurance confermerà la sua contribuzione positiva al Gruppo con ricavi in crescita del 6% (a circa 0,5 miliardi) . Inoltre è attesa una crescita negli utili (utile per azione + 15% da circa 1,15 a 1,80 euro, considerando la cancellazione di circa l’80% delle azioni derivanti dal piano di buyback) con il crescente apporto del WM e del CIB e con una minore ma ulteriore crescita del CF e dell’INS, che confermano gli elevati livelli di redditività;

Mediobanca prevede anche una crescita nella redditività a livello di Gruppo (Rote al 15% dal 12%, Rorwa al 2,7% da 2,1%) e divisionale. Nel dettaglio il WM è atteso registrare il maggior incremento della redditività  passando dal 2,9% al 4%; il CIB è atteso migliorare al 1,6% (dall’1,0%), il CF stabile al 2,9%, e INS crescere al 3,2% (da 2,7%). Attesa anche una crescita nella generazione di capitale (~220 punti base annui da 150 punti base) derivante dall’elevata redditività (Rote dal 12% al 15%) e dall’assenza di impatti regolamentari materiali negativi nei prossimi anni; le maggiori risorse permetteranno di finanziare la crescita organica, inorganica e di remunerare gli azionisti.

Opportunità di M&A. Risorse attivabili da quota Generali

Il piano è improntato affinchè Piazzetta Cuccia possa continuare la valutazione di opportunità di crescita esterna tramite acquisizioni. L’elevata creazione di capitale permetterà di finanziare la crescita organica e la politica di distribuzione consentirà di mantenere un Cet1 superiore al 14,5% nell’arco di Piano, a valere su un Cet1 FL minimo del 13,5%, e mantenere un buffer di circa 100 punti base di capitale da utilizzarsi per potenziali operazioni di crescita esterna.

Così come avvenuto nell’arco dei precedenti piani, saranno considerati “target” di interesse che possano accelerare il processo di crescita nelle aree di attività caratteristiche del Gruppo Mediobanca con preferenza per i business a basso assorbimento di capitale ed elevato contenuto commissionale. Fattori abilitanti saranno, inoltre, la compatibilità culturale e l’approccio etico al business. Le acquisizioni risponderanno ai criteri di creazione di valore da sempre seguiti dal Gruppo.

Entrando nel dettaglio, la partecipazione del 13% in Generali continuerà a contribuire in maniera positiva alla creazione dei ricavi di Mediobanca e degli utili del Gruppo, migliorandone stabilità e visibilità. Il contributo potrà raggiungere i 500 milioni nel 2026, con una crescita media annua del 6%. La valenza dell’investimento risiede nell’ottima e crescente redditività (con un Rorwa al 3,2% dal 2,7%), ulteriormente rafforzata dalla permanenza dell’applicazione del Danish Compromise, nella decorrelazione rispetto all’andamento macro e nella produzione di elevato cash flow. La partecipazione assicura inoltre «un’opzione di valore» in termini di «risorse disponibili e attivabili in caso di operazioni di crescita esterna.

La remunerazione dei soci. Introdotto acconto sulla cedola

Nell’orizzonte di Piano, il Gruppo attuerà un incremento importante della remunerazione degli azionisti, arrivando a distribuire fino 3,7 miliardi cumulati in 3 anni, un importo di circa il 70% superiore a quanto distribuito nel precedente quadriennio. L’aumento della distribuzione deriverà dall’elevata capacità di generazione degli utili del Gruppo e dall’attuazione di una politica di crescita degli attivi focalizzata sui segmenti a basso assorbimento di capitale. il dividendo sarà erogato sulla base di un pay-out del 70%, con l’introduzione dell’interim dividend (acconto a maggio, saldo a novembre) in proporzione al 70% degli utili prodotti nel periodo.

Inoltre è previsto un nuovo programma di riacquisto e cancellazione di azioni proprie per un totale complessivo di 1 miliardo nell’arco di Piano, a partire da ottobre 2023 con valutazione annuale del quantum in funzione della crescita organica; la cancellazione delle azioni riguarderà circa l’80% delle azioni riacquistate. Questa politica di distribuzione, soggetta al monitoraggio e/o autorizzazione Bce, verrà rivista qualora il CET1 FL sia inferiore al 13,5%.

Nagel, crescita crescita in attività a basso assorbimento capitale

“Con il piano One Brand-One culture, Mediobanca intende realizzare una crescita sostanziale delle attività a basso assorbimento di capitale, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti”, ha commentato l’ad Alberto Nagel. “Questo entusiasmante percorso sarà compiuto rimanendo ancorati alla “scuola di banca responsabile” saldamente radicata nel Dna della Banca”.

Nel corso della conference call con gli analisti il top manager si è concentrato sul wealth manager, spiegando che “oggi la nostra mission è diventare un wealth manager preminente, dominante”.

Come emerge dalla presentazione del piano, la banca punta a un “modello olistico a partire dai suoi tratti distintivi: Franchise Investment Banking, Brand e Persone”. Mediobanca ha inoltre annunciato di voler aumentare il personale della gestione patrimoniale del 25% a oltre 1.500 professionisti.

 

 

 

 

Lascia un commento

Articolo correlato