Rimane appena sotto gli 11,6 euro ad azione testandone la resistenza, Mediobanca, all’indomani delle parole di Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum e azionista di Piazzetta Cuccia con il 3,45%. “Con la nomina del nuovo board avvenuta a fine ottobre, con la vittoria della lista del Cda uscente e la conferma di Alberto Nagel, il management può tornare a pensare al business senza distrazioni” ha detto Doris.
Prematuro pensare a un piano strategico che possa prevedere fusioni o acquisizioni, con il dossier Mps sempre caldo e l’operazione Unipol-Bper-Pop Sondrio in corso. Sta di fatto che l’assemblea ha segnato una continuità con il passato, fugando qualsiasi pericolo di incertezza nella governance di Mediobanca, rappresentato dall’azionista critico Delfin, holding della famiglia Delvecchio.
Delfin e Banca Mediolanum
Proprio di Delfin si è parlato anche in ottica Banca Mediolanum, su un eventuale ingresso nell’accordo di consultazione, di cui l’istituto guidato da Doris fa parte assieme ad altri gruppi imprenditoriali con un complessivo 10,9%: “La vede in maniera diversa -ha risposto il manager-. O cambia idea il patto o lo cambia Delfin. Al momento lo ritengo un ingresso difficile”.
Doris ha poi concluso: “Sono soddisfatto di come sono andate le cose avendo votato per la lista del Cda -ha aggiunto Doris-. Questo perché ho fiducia in Nagel e considero che abbia fatto un buon lavoro fino a oggi, così la politica è stata messa da parte e si può tornare a pensare al business”.
Grf Mediobanca by Borsa Italiana
Mediobanca, movimento di mercato
Come anticipato, consolida area 11,5 euro ad azione il titolo Mediobanca, in una seduta sotto la parità per Piazza Affari nelle prime due ore di scambi e piatta per quanto riguarda l’istituto di Piazzetta Cuccia, in lateralità ormai da quattro sedute. Nel breve periodo il titolo ha un trend rialzista dopo i minimi del 27 ottobre scorso a quota 10,68 euro ad azione, record negativo degli ultimi cinque mesi.
Da allora Mediobanca è risalito dell’8,1%, recuperando poco più della metà di quanto lasciato per strada dai massimi di inizio ottobre, quando il titolo ha raggiunto i massimi degli ultimi quindici anni in area 12,68. Il trend nel lungo periodo rimane positivo, con resistenza statica in area 11 euro come soglia di attenzione.