Rafforza la piattaforma di private markets dedicata alla clientela professionale, Mediobanca Private Banking. E lo fa con un nuovo fondo alternativo aperto illiquido istituito da Kkr. L’annuncio arriva dopo il lancio, in aprile, della banca privata Mediobanca Premier come altro tassello di diversificazione del gruppo Mediobanca. Obiettivo: far crescere l’attività di gestione patrimoniale con un nuovo piano, scadenza 2026.

Il prodotto finanziario in questione si chiama K-Prime Feeder-I, un comparto di Kkr Private Markets Equity Fund Sicav. Si tratta di un fondo di private equity, riservato, come detto, a investitori professionali. La sottoscrizione offrirà agli investitori eleggibili un’esposizione agli investimenti alternativi gestiti dal gruppo americano, attraverso un co-investimento diretto nelle società presenti anche nei fondi di private equity chiusi gestiti da Kkr, dando dunque accesso agli stessi investimenti in private equity e mitigando al tempo stesso gli effetti della j-Curve tipici di un fondo tradizionale.

Come funziona il nuovo fondo di Mediobanca Private Banking

L’adesione a K-Prime consente sottoscrizioni con cadenze mensili, riducendo il tempo necessario per l’impiego iniziale del capitale rispetto a un fondo chiuso, che prevede richiami di capitale graduali, tipicamente in un orizzonte temporale di quattro o cinque anni. Al tempo stesso, K-Prime permetterà riscatti con cadenze periodiche entro determinati limiti e al ricorrere di determinate condizioni.

All’epoca Mediobanca aveva detto che le famiglie italiane detenevano 5,3 miliardi di euro (5,8 miliardi di dollari) di ricchezza finanziaria, di cui il 60% non veniva gestito. Secondo la società di consulenza Bain, nel 2022 la ricchezza finanziaria degli italiani è diminuita del 14% in termini corretti per l’inflazione rispetto all’anno precedente, mentre Mediobanca ha detto che nel 2023 le famiglie di fascia alta hanno visto aumentare la loro ricchezza del 5,3%.

Le altre partnership di Mediobanca Private Banking

Analoghi programmi di co-investimento per Mediobanca private banking ci sono stati in passato con Blackrock, ma anche con Ubs con gli obiettivi di investire nell’accordo col gruppo statunitense in aziende non quotate a livello internazionale, ma anche di consentire l’accesso a deal immobiliari nel caso della partnership con la banca svizzera. Per quanto riguarda i fondi aperti alternativi, questi hanno fatto il loro ingresso nell’offerta della divisione di Mediobanca a giugno con il collocamento del primo fondo strutturato in partnership con Apollo Global Management.

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