Mediolanum International Funds Limited (Mifl) investe 500 milioni di euro in tre boutique di gestione. La piattaforma europea di asset management del gruppo Mediolanum, si legge in un comunicato, ha siglato accordi di collaborazione con Pzena Investment Management (Pzena), Mondrian Investment Partners (Mondrian) e Atlas Infrastructure (Atlas).

Grazie a queste partnership, “i tre gestori avranno accesso ai canali distributivi di Mifl in Italia, Spagna e Germania”.

L’accordo con Pzena, boutique indipendente con oltre 40 miliardi in gestione e sede a New York, prevede una delega, inizialmente pari a 220 milioni di euro, nella strategia global value della società. La società è nota per l’approccio di tipo high conviction, focalizzato sull’acquisto di titoli di società che sono scambiate a prezzi molto scontati. Il portafoglio global value non segue un benchmark ed è solitamente composto da 60 titoli in totale.

La partnership con Mondrian, boutique di 49 miliardi con sede a Londra, prevede un mandato di 220 milioni nella strategia global equity. La strategia investe in titoli quotati nei Paesi sviluppati. E adotta una metodologia value incentrata sui dividendi attesi, ossia per determinare la valutazione di un’azienda si focalizza sullo stimare i dividendi futuri, attualizzandone il valore al momento corrente. Il portafoglio è composto solitamente da 35 a 50 titoli.

Infine, Mifl collaborerà con il gestore quotato specializzato in infrastrutture Atlas, investendo del capitale cosiddetto seed pari a 70 milioni nel Global Infrastructure Fund, che integra i fattori Esg nella valutazione degli investimenti e nel processo di costruzione del portafoglio, con una forte attenzione alla mitigazione degli impatti sul clima, per garantire che gli investitori possano ottenere rendimenti sostenibili a lungo termine dalla loro esposizione alle infrastrutture.

Il commento

Furio Pietribiasi (nella foto), amministratore delegato di Mifl, definisce Pzena, Mondrian e Atlas “gestori altamente specializzati, con track record straordinari. ” aggiunge: “Queste partnership ci aiuteranno a conseguire il nostro obiettivo di investire nei prossimi cinque anni un terzo delle masse gestite da terzi, pari ad oltre 10 miliardi di euro, stabilendo partnership con boutique di gestione, alimentando con loro nuove strategie o investendo in quelle già esistenti, con l’obiettivo di migliorare la diversificazione degli investimenti dei nostri clienti. È questo il nostro modo di offrire qualcosa di unico e distintivo, evitando quella omologazione che caratterizza da tempo il nostro settore, dove la concentrazione della distribuzione ed allocazione di investimenti è verso le strategie di punta di pochi gestori noti”.

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