“Semplicistico”. Così ha definito Giorgia Meloni l’approccio della Banca centrale europea sul rialzo dei tassi, sottolineando che aumenti consecutivi del costo del denaro possono danneggiare l’economia.

Martedì 27 giugno la presidente Bce Christine Lagarde aveva detto che il raggiungimento di un picco dei tassi a breve è improbabile.

“La semplicistica ricetta dell’aumento dei tassi intrapresa dalla Bce non appare agli occhi di molti la strada più corretta”, ha detto il presidente del Consiglio parlando alla Camera, in vista del summit Ue in programma giovedì e venerdì. E ha aggiunto: “Non si può non considerare il rischio che l’aumento costante dei tassi sia una cura più dannosa della malattia”. 

Ma la Bce non molla. Ieri Lagarde, oggi Vasle: “Nuovi rialzi in arrivo”

A tal proposito, in mattinata ha parlato il governatore della Banca centrale slovena Bostjan Vasle, che si è unito al gruppo sempre più numeroso di falchi che invocano a mantenere una politica monetaria restrittiva: “L’inflazione nella zona euro è così persistente che potrebbe essere necessario un aumento dei tassi d’interesse oltre il mese di luglio”.

Va ricordato che la Bce ha aumentato i tassi di 4 punti percentuali nell’ultimo anno, il ritmo di rialzi più rapido mai registrato, e ha promesso un altro aumento a luglio, anche se sta mantenendo aperte le opzioni per le decisioni successive.

Inflazione in Italia, nuovo rallentamento

Intanto il tasso di crescita dell’inflazione in Italia registra un nuovo rallentamento. I dati Istat sono provvisori, ma nel mese di giugno il rialzo annuo è pari a +6,4% (grafico sopra), al di sotto del +6,8% stimato dagli analisti. Anche su base mensile i valori sono decisamente migliori delle attese: la variazione congiunturale infatti è nulla, mentre le aspettative si erano attestate su un aumento pari a +0,1%.

Spiega Istat in una nota: “Il rallentamento dell’inflazione continua a essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, in particolare della componente non regolamentata, in apprezzabile calo rispetto al mese precedente”. A maggio l’indice aveva segnato rialzi dello 0,3% su mese e del 7,6% su anno.

L’inflazione ‘di fondo’, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta a 5,6% dal 6% precedente, come anche quella al netto dei soli beni energetici, a 5,8% da 6,2%.

Tajani: “L’Italia avrà un nuovo rappresentante nel board della Bce”

E a proposito di Banca centrale europea, martedì sera il Cdm ha dato il via libera per la nomina di Fabio Panetta, attuale membro del Comitato esecutivo dell’Eurotower, come nuovo governatore della Banca d’Italia a partire da novembre, mese in cui il mandato di Ignazio Visco si esaurirà naturalmente.

In questo senso si è espresso il ministro degli Esteri Antonio Tajani, dicendosi fiducioso che l’Italia possa continuare ad avere un suo rappresentante nel board della Banca centrale europea, con l’uscita di Panetta ridotto a sei membri, tra cui la presidente Christine Lagarde, il vice presidente Luis de Guindos e il capo economista Philip Lane.

Nel comitato siedono per consuetudine i rappresentati delle tre principali economie della zona euro: Italia, Francia e Germania. Tuttavia non esiste alcuna regola che lo imponga.

“Un uomo di grande prestigio, stimatissimo” ha detto Tajani ai cronisti in Parlamento in riferimento alla scelta di Panetta, nome che circolava anche per il ministero dell’Economia dell’esecutivo Meloni.

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Fabio Panetta, prossimo governatore di Bankitalia

Non solo Bce: Meloni torna sul Mes

Premier che inoltre è tornata sulla questione della ratifica della riforma del Mes su cui l’Italia, unica in Europa, non ha ancora votato, spiegando che non reputa utile alimentare in questa fase una polemica interna sullo strumento.

“L’interesse dell’Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del patto di Stabilità, il completamento dell’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale”, ha spiegato.

Nell’intervento la premier ha fatto riferimento anche alla Cina spiegando che al summit sarà prevista anche una discussione sulla seconda economia mondiale. “Quella cinese e quella europea sono economie interdipendenti. Il rapporto economico dovrebbe evolvere verso standard comuni”, ha aggiunto Meloni.

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