Quattordici round per quasi 60 milioni di euro. Il bilancio di aprile del venture capital italiano segna un leggero incremento rispetto ai dati di marzo rilevati dall’investment team di LVenture Group in collaborazione esclusiva con Dealflower per la rubrica Monthly market monitor Italy (Mmmit), pari a 12 deal per 49 milioni.
I round del mese
Focus cleantech
Come evidenziato nell’edizione di marzo, il CleanTech rappresenta uno dei settori maggiormente in crescita non solo nel mondo, ma anche in Italia: basti pensare che nel 2022 sono stati investiti globalmente 70,1 miliardi di dollari in startup CleanTech, di cui 28,6 miliardi negli USA, 17,9 in Europa e 10,7 miliardi in Cina.
In Italia solamente nel 2022 sono stati investiti in startup CleanTech 501 milioni (fonte “Osservatorio sul Venture Capital – Italia Q4 22 e FY 2022”, Growth Capital).
Tuttavia, nel primo trimestre del 2023 a livello mondiale il settore del CleanTech ha riscontrato una frenata in linea con il rallentamento complessivo del mercato: nel Q1 2023 infatti le startup CleanTech hanno raccolto un totale di $ 11,2 B in 400 round (fonte “CleanTech in Q1 2023”, Holon IQ). In base all’attività del primo trimestre del 2023 e all’economia in generale, gli analisti di Holon IQ prevedono circa $ 36,0 B di investimenti VC nel CleanTech nel 2023 (-49% YoY).
Questo rallentamento dell’attività di investimento nel settore del CleanTech è stato percepito anche in Italia nella prima parte dell’anno. Nei primi tre mesi del 2023 la raccolta delle startup CleanTech italiane ha fatto registrare un ammontare complessivo di 17,3 milioni in quattro round.
Tuttavia, nel mese di aprile si è osservato un deciso cambio di rotta che fa ben sperare nel futuro: infatti, l’ammontare di investimenti di VC in startup CleanTech ad aprile 2023 ammonta a 40,7 milioni.
Questa imponente crescita è principalmente imputabile al round Series B da 40 milioni di Energy Dome, startup che ha sviluppato CO2 Battery™, un sistema di accumulo di energia a lunga durata che rende oggi praticabile a livello globale lo stoccaggio di energia a lunga durata.
In proiezione, un impatto positivo sulla crescita degli investimenti nel settore potrà essere dato dalla nascita di nuove startup lanciate da programmi verticali e dalla crescente attenzione degli investitori alle tecnologie che possono accelerare i processi di transizione ecologica. È il caso, ad esempio, dell’Acceleratore Zero. Lanciato da CDP Venture Capital, LVenture Group ed Elis e supportato dai corporate partner Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone, Zero punta a sviluppare nuove startup ad alto potenziale nel settore Cleantech. Giunto quest’anno alla sua terza edizione, Zero ha già lanciato 18 startup, diverse delle quali sono in fase di maturazione. È il caso di PipeIn, startup che ha sviluppato una soluzione innovativa per la manutenzione predittiva delle condotte e che ha raccolto € 725k in un round guidato da RoboIT, TT transfer gestito da CDP Venture Capital e Pariter Partners, da LVenture Group, Pariter Robotics e Zero, il programma di accelerazione CleanTech gestito da CDP in collaborazione con ENI, LVenture Group ed Elis.
Vedremo nei prossimi mesi se il mese di aprile è stato un outlier oppure se è stato il mese di svolta per il settore del CleanTech e del VC in Italia.