Un tavolo o una superficie piana e almeno due partecipanti. Per divertirsi con i giochi da tavolo basta poco, soprattutto con i grandi classici come il Monopoly, che ha debuttato nei negozi italiani il 5 novembre 1935.
Da allora ci hanno giocato più di un miliardo di persone in 114 Paesi. La pandemia non ha fermato il suo successo, come quella di altri giochi. Anzi, nel 2020 il mercato ne ha giovato a livello globale e le vendite sono esplose dell’11% rispetto al 2019. Una crescita prevista anche per i prossimi anni.
Il gioco che ti rende imprenditore
Il Monopoly, di proprietà della Parker Brothers, è arrivato in Italia nel 1935, a pochi mesi di distanza dal lancio negli Stati Uniti, avvenuto il 19 marzo dello stesso anno. Inizialmente commercializzato dalla Editrice Giochi, il gioco è oggi di proprietà della Hasbro.
Negli anni il gioco da tavola si è confermato essere uno dei più famosi. A dimostrarlo il fatto che è stato tradotto in più di 47 lingue e sono state vendute più di 350 milioni di scatole. Sono state realizzate più di 300 versioni del gioco, di cui una in oro 18 carati, con tanto di gioielli, del valore di circa 2 milioni di dollari.
Secondo una ricerca di Hasbro, il 37% delle persone intervistate si è distratta tramite i giochi da tavolo. La società, infatti, ha registrato un aumento del 21%, con un utile di quasi 221 milioni di dollari, derivante solo dalla vendita dei bestseller – Monopoly, Trivial Pursuit, Risiko, e il gioco di ruolo Dungeons & Dragons – nel trimestre giugno-settembre.
Il mercato del divertimento da tavola
Pandemia e lockdown ci hanno costretto a riscoprire le piccole gioie delle mura domestiche. Dal cucinare e razzolare tutto il lievito nei supermercati, a sfidarsi in famiglia o in coppia a suon di carte, pedine e soldi finti. Il mercato dei giochi ovviamente ne ha giovato a livello globale.
Nel 2019 il settore è stato valutato 8,5 miliardi di dollari, ma uno studio di Businesscoot del 2021 ha rilevato che raggiungerà i 12 miliardi di dollari entro il 2023. Soprattutto nel 2020 le vendite di giochi da tavolo sono cresciute in tutto il mondo dell’11% rispetto al 2019, proprio a causa del Covid-19.
Se con i negozi chiusi le vendite negli store sono diminuite durante il secondo e terzo trimestre del 2020 – con una stima di oltre 50 milioni di dollari di entrate di mercato nel 2020 -, sono aumentate del 18% quelle online. Lo studio condotto da Research & Market stima che il mercato dei giochi da tavolo crescerà ancora del 13% dal 2021 al 2026 a livello globale.
La situazione italiana non è da meno. Da quando sono stati riaperti i negozi, in soli sei mesi le vendite sono cresciute del 17%. Secondo Assogiocattoli, l’associazione di categoria, games e puzzles hanno visto un incremento nel 2020 dell’11% e i giochi da tavolo del 33%.
Games e videogiochi
Divertirsi, ma online. Nel 2020 anche il settore dei games e videogiochi è cresciuto del 24,8%. Il nuovo report annuale di Iidea ha rilevato che durante la pandemia il settore ha registrato in Italia un altro record, guadagnando 2 miliardi e 179 milioni di euro nel 2020.
La chiusura dei negozi non ha fermato i videogiocatori, che hanno speso online 799 milioni di euro per l’acquisto di giochi e altri contenuti scaricabili dai negozi digitali per pc, console e mobile. Nel 2019 il digital delivery aveva registrato solo 602 milioni di euro.