Anche Amco è entrata nella virtual data room di Banca Monte dei Paschi di Siena. La società guidata da Marina Natale (nella foto di copertina) si affianca a UniCredit e Mediocredito Centrale (Mcc).
L’accesso di Amco lo ha annunciato Mps, precisando che “con riferimento alla cosiddetta soluzione strutturale e al potenziale rafforzamento patrimoniale… proseguono le attività di due diligence da parte di UniCredit supportate dalla data room dedicata, costantemente aggiornata, e dalle interlocuzioni nel contesto di management meetings; Mps ha consentito l’accesso a una partizione della data room a Mediocredito Centrale con informazioni relative a una selezione di sportelli bancari; è stata, inoltre, predisposta una data room focalizzata sugli aspetti inerenti ai crediti deteriorati e crediti classificati come Stage 2, cui ha avuto accesso Amco”.
Gli asset che possono rientrare nell’interesse di Mcc sono 100-150 sportelli localizzati nel Sud, che Unicredit dovrà necessariamente dismettere per ragioni antitrust.
Tornando all’ingresso di Amco nella data room, i crediti classificati come Stage 2 sono scaduti, quindi non più performing, ma non ancora classificati come deteriorati. L’ex Sga è interlocutore naturale di Mps sulle non performing exposures: attraverso l’operazione Hydra, infatti, ha rilevato da Siena crediti deteriorati lordi per 8,1 miliardi. A fine giugno, stando al bilancio del primo semestre, a Mps faceva capo uno stock di crediti deteriorati pari a 4,2 miliardi. Npe di cui sicuramente UniCredit non intendersi farci carico.
Ricordiamo che anche l’operatore di private equity Apollo Global Management ha avuto accesso alla virtual data room di Mps nel marzo scorso.