Banca Monte dei Paschi di Siena e i vertici passati dell’istituto hanno ottenuto ragione nella causa che gli opponeva ai fondi di investimento Alken al tribunale di Milano. Alken chiedeva un risarcimento danni di circa 430 milioni. Il tribunale, con sentenza datata 7 luglio, ha respinto la richiesta, condannando i fondi al pagamento delle spese legali.
I fondi Alken, si legge in un comunicato, hanno agito in giudizio chiedendo la condanna solidale dei convenuti al risarcimento dei danni, patiti dai fondi per aver acquistato azioni Mps tra il 2012 e il 2016. La richiesta di risarcimento si basava su bilanci asseritamente viziati in ragione dell’erroneo trattamento contabile di un’operazione di finanza strutturata (convenzionalmente denominata Alexandria) e dei crediti deteriorati.
Gli advisor legali
BonelliErede e Gatti Pavesi Bianchi Ludovici hanno affiancato Mps nella causa. BonelliErede ha agito con i partner Giuseppe Lombardi e Lazare Vittone e la senior associate Martina Ferrero. Gatti Pavesi Bianchi Ludovici ha operato con gli avvocati Carlo Pavesi e Rita Clemente.
Respinte le richieste di risarcimento danni anche nei confronti dell’ex presidente Giuseppe Mussari (nella foto di copertina) – difeso dallo Studio Innaro e Nicolini, con Federica Nicolini –, dell’ex direttore generale Antonio Vigni (assistito dal proprio legale), dell’ex presidente Alessandro Profumo e l’ex amministratore delegato e direttore generale Fabrizio Viola (difesi dallo Studio Mariconda e Associati, con Vincenzo Mariconda e Guido Genovesi), dell’ex presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori (difeso dallo Studio Morbidelli Bruni Righi Traina e Associati, con Giuseppe Morbidelli e Roberto Righi), nonché della banca giapponese Nomura International.