Italia batte per ora Francia e Germania come nuovo Eldorado per gli investimenti del colosso di Redmond. Microsoft investirà nell’intelligenza artificiale tricolore 4,3 miliardi di euro in due anni. Al momento si tratta del finanziamento più grande in Europa e un nuovo impegno per l’azienda dopo le risorse da 1,5 miliardi annunciate per la costruzione di data center per servizi cloud a Milano nel giugno 2023.
A cosa serviranno gli investimenti
Il nuovo capitale servirà a costruire altri data center e supportare la costruzione di tecnologie utili per il funzionamento dell’Ai in vari campi e a realizzare un ampio programma di formazione per i lavoratori. Un nuovo tassello della strategia italiana su innovazione e transizione digitale dopo l’accordo tra OpenAi e Cdp Venture Capital.
I data center che verranno costruiti a Milano daranno lavoro ad almeno 200 persone e oltre all’Italia serviranno anche il Mediterraneo e il Nord Africa (un gong irresistibile per il piano Mattei voluto dal governo), come spiega Vincenzo Esposito, ad di Microsoft Italia a La Stampa “Meloni pensa l’Ai potrà essere di grande aiuto al governo per sviluppare il piano Mattei per l’Africa”. Sul fronte lavoro, l’amministratore delegato precisa che “Microsoft e il suo ecosistema di partner e clienti insieme potranno generare un impatto di 135 miliardi di dollari sull’economia italiana e creare oltre 237 mila nuove opportunità di lavoro entro il 2027”.
Ai aumenta il pil fino a 312 miliardi di euro
Secondo uno studio di Teha Group e Microsoft, l’intelligenza artificiale potrebbe aumentare il pil annuo dell’Italia fino a 312 miliardi di euro nei prossimi 15 anni, pari al 18,2%. E già si parla di Silicon Italy anche se la strada è lunga e spetterà al sistema Italia valorizzare gli investimenti.
Ai programmi sull’Ai del colosso di Redmond finora in Italia hanno aderito oltre 320 aziende, tra cui Saipem, Intesa Sanpaolo, Siae, Maire Tecnimont e Sace. In generale, secondo gli ultimi studi, il 47 per cento delle aziende che utilizzano soluzioni di intelligenza artificiale segnala un aumento della produttività di oltre il 5 per cento: “Questo aumento di produttività con l’Ai si può tradurre in meno ore di lavoro: i dipendenti potrebbero lavorare almeno mezza giornata in meno alla settimana”, conclude Esposito.