Con decreto datato 21 novembre 2022 e pubblicato in data 14 dicembre 2022, il collegio del Tribunale di Como, composto dai giudici Paola Parlati, Marco Mancini e Giorgio Previte, ha omologato la procedura di concordato preventivo della Casinò di Campione, previo parere favorevole dei commissari giudiziali, professor Alessandro Danovi e avvocato Gianluca Minniti.

La vicenda giudiziale

La proposta concordataria omologata dal Tribunale di Como era già stata approvata dai creditori a larghissima maggioranza in seguito all’adunanza dello scorso 19 settembre 2022.

Il decreto di omologa pone dunque fine alla vicenda giudiziaria del Casinò, che era finita anche al centro dell’attenzione mediatica. Si ricorda che, la società Casinò di Campione era stata dapprima dichiarata fallita dal Tribunale di Como con sentenza del 26 luglio 2018. Il fallimento era stato successivamente revocato dalla Corte di Appello di Milano con sentenza poi confermata anche dalla Corte di Cassazione.

Solo allora la società, di proprietà del Comune di Campione d’Italia, attualmente guidato dal sindaco Roberto Canesi, ha potuto iniziare un percorso di risanamento aziendale e finanziario che ha portato all’omologa della proposta concordataria sotto la guida del Cda guidato dall’ad Marco Ambrosini.

Il piano concordatario

Il piano del Casinò si propone di realizzare una provvista distribuibile derivante dai flussi finanziari conseguenti alla prosecuzione dell’attività di impresa, attraverso l’esercizio diretto dell’attività di casa da gioco. Tali flussi assicureranno la soddisfazione integrale dei creditori prededucibili e privilegiati, inclusi gli ex dipendenti (in parte riassunti) e i creditori pubblici, nonché il pagamento del 50% del debito chirografario. È inoltre prevista la possibilità di soddisfazione ulteriore, fino al 100%, dei creditori chirografari, nonché di pagamento fino al 100% del credito postergato vantato dal Comune di Campione, attraverso l’assegnazione di un earn-out che incorpora diritti patrimoniali subordinati a una migliore performance industriale e, quindi, alla realizzazione di ricavi maggiori di quelli prudenzialmente stimati nel piano concordatario.

Gli advisor

Il Casinò di Campione è stato assistito nel corso della procedura concordataria dallo studio legale internazionale Dla Piper. In particolare, lo studio ha agito con un team multidisciplinare coordinato dal partner Ugo Calò (nella foto), head of financial services sector, per gli aspetti di strutturazione dell’operazione concordataria, coordinamento del processo di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale e per gli aspetti finanziari e corporate. Hanno guidato il gruppo di lavoro anche i partner Alberto Angeloni e l’avvocato Raffaele Buono, che hanno curato gli aspetti di diritto concorsuale e civile, coadiuvati dagli avvocati Andrea Garofalo e Filippo Morini, mentre i partner Giovanni Iaselli e Carlotta Benigni hanno assistito la società negli aspetti fiscali e nella transazione fiscale ex art. 182-ter, L.F. Infine, il partner Giulio Coraggio si è occupato delle questioni connesse alla normativa sui giochi d’azzardo nonché alla relativa contrattualistica con terze parti e il partner Fabrizio Morelli ha curato le tematiche di diritto del lavoro.

Gli studi Di Tolle Pilia & Associati e Ghislanzoni hanno prestato assistenza al Casinò nella procedura concorsuale e per aspetti giuslavoristici e di diritto amministrativo.

Il piano concordatario è stato elaborato dall’advisor Vitale-Zane & Co., con un team guidato dai partner Stefano Zane e Nicola Boni. Il dottor Stefano d’Amora ha rilasciato la relazione di veridicità dei dati aziendali e fattibilità del piano, mentre la perizia ex art. 160, comma 2, L.F., è stata redatta a cura del dottor Francesco Carnevali.

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