Otto mesi dopo dall’accordo per la cessione di Open Fiber, Enel ha firmato i contratti relativi alla cessione dell’intera partecipazione detenuta in Open Fiber, pari al 50% del capitale sociale.
L’operazione
Il contratto relativo alla cessione a Macquarie Asset Management del 40% del capitale di Open Fiber prevede un corrispettivo di 2.120 milioni di euro, inclusivo del trasferimento dell’80% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati. Il contratto prevede che il corrispettivo sopra indicato risulti incrementato ad un tasso pari al 9% annuo calcolato a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al closing dell’operazione, previsto nell’ultimo trimestre 2021.
Il contratto relativo alla cessione a CDP Equity (CDPE) del 10% del capitale di Open Fiber prevede a sua volta un corrispettivo di 530 milioni di euro, inclusivo del trasferimento a CDPE del 20% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati.I contratti sopra indicati prevedono inoltre il riconoscimento in favore di Enel degli “earn-out”, legati ad eventi futuri ed incerti, descritti nei comunicati stampa del 17 dicembre 2020 e del 30 aprile 2021.
Tuttavia, il perfezionamento della cessione a Macquarie Asset Management e CDPE dell’intera partecipazione detenuta da Enel in Open Fiber è subordinato ad una serie di condizioni, come l’ottenimento, da parte delle banche finanziatrici di Open Fiber, dei waiver necessari al trasferimento a Macquarie Asset Management del 40% del capitale di Open Fiber detenuto da Enel, l’ottenimento delle varie autorizzazioni amministrative propedeutiche al trasferimento a Macquarie Asset Management e CDPE dell’intera partecipazione detenuta da Enel in Open Fiber (con particolare attenzione alla procedura in materia di golden power presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e all’autorizzazione dell’Autorità Antitrust comunitaria).
Gli advisor
Mediobanca ha agito in qualità di Sole financial advisor di Enel. Hanno lavorato all’operazione: Alessandro Leone (nella foto), Filippo Lo Franco e Cecilia Bufano.
L’operazione è stata curata da un team in house guidato dal General Counsel Giulio Fazio e composto da Rodolfo Avogadro, responsabile dell’unità M&A and Group Significant Litigation, e da Mariangela Saccà e Alessandro Lomoro dello stesso team.
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