Ottimismo sul consueto rally di fine anno, con la figura tecnica rialzista “engulfing bullish” su quasi tutti gli indici europei. Gas sotto i 100 euro per megawattora. Fed che potrebbe rallentare il ritmo del rialzo dei tassi. Rishi Sunak nuovo premier inglese. E gli investitori mantengono l’approccio rialzista al mercato dopo la chiusura tonica della vigilia. Ottobre dovrebbe chiudersi nuovamente positivo dopo agosto e settembre in rosso ed è il mese dell’inizio delle trimestrali, che comunque si rivelano ostiche per le società quotate.
Ubs ha registrato un calo del 24% nel terzo trimestre, tuttavia è una perdita meno grave delle aspettative. Anche Hsbc segnala un calo del 42% a seguito delle perdite sulla vendita delle sue attività francesi, oltre che dell’aumento vertiginoso degli accantonamenti per perdite sui crediti. E a proposito di trimestrali, negli Stati Uniti sono previsti per oggi i conti di Alphabet, Coca-Cola, General Motors e Microsoft.
Borse moderate nel giorno della fiducia a Meloni premier
Dopo mezz’ora di scambi Piazza Affari guadagna lo +0,16% a 22.018 punti. Francoforte risale dello 0,19% a 12.956 punti, Parigi cresce dello 0,4% a 6.156 punti. Negativa Londra nel primo giorno di Rishi Shunak premier: -0,4% a 6.984 punti. Spread in forte calo, a 222 punti base, nel giorno in cui Giorgia Meloni chiederà la fiducia alla Camera e al Senato per le dichiarazioni programmatiche del governo. Il rendimento dei btp gira attorno al 4,4% quasi ai minimi del mese mentre il bund rende il 2,2%.
Grf Ftse Mib by Borsa Italiana
Sul Ftse Mib il titolo più performante è Cnh Industrial: +1,4%, segue A2A, +1,2%, e Banco Bpm, +1,1%, che entro la fine dell’anno raccoglierà offerte vincolanti per un pacchetto di immobili del valore di circa 500 milioni di euro con gli asset che sarebbero nel mirino di Prelios, Gardant e Aquileia Capital services. Negativa Snam, -1,08%, Amplifon -0,9% e Terna -0,8%. Da monitorare Tim (-0,6%) in attesa del cda di venerdì dedicato all’estensione del termine per chiudere un accordo vincolante sulla cessione della rete, come chiesto da Cdp e dai suoi partner.
Materie prime, gas ancora sotto i 100
Sul fronte delle materie prime il gas europeo, come detto, si trova per la seconda seduta consecutiva sotto i 100 euro per megawattora, circa il 70% in meno rispetto ai massimi di agosto. I timori per la carenza dell’inverno si sono attenuati ulteriormente anche grazie al clima in Europa, che dovrebbe rimanere più mite del solito in questo periodo dell’anno e fino alla fine del mese, con l’Ue al lavoro per un’intesa sul tetto del prezzo del metano.
Il petrolio oscilla appena sotto gli 84 dollari al barile, in attesa del divieto dell’Ue sul greggio russo che entrerà in vigore a dicembre. Il supporto di 83 euro tiene, con un dollaro non più fortissimo come i mesi scorsi. Euro e sterlina stabili a 0,98 e 1,13 nel cambio con il biglietto verde. In agenda macro, da segnalare l‘indice Ifo sulla fiducia delle aziende in Germania: 84,3 per il mese di ottobre: si tratta del valore più basso da maggio 2020, superiore alle aspettative (83,3) ma sotto il dato di settembre (84,4).