È partito da Napoli il primo Roadshow di Cassa depositi e prestiti (Cdp). Il tour, che toccherà altre 11 città (Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Palermo, Torino, Venezia e Verona) punta a presentare gli strumenti e i progetti del gruppo in favore di imprese e pubblica amministrazione per affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile, all’implementazione del Pnrr, alla rigenerazione urbana, alla digitalizzazione e a migliorare la coesione sociale.

Gli incontri saranno anche l’occasione per promuovere il sostegno del gruppo alle attività culturali, alla formazione e all’inclusione sociale. Nella tappa di Napoli, infatti, è stata annunciata la partnership con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, istituzione che vanta un’area espositiva di oltre 15mila metri quadri e un patrimonio di circa 47mila opere di grandi nomi della pittura italiana e internazionale.

Il progetto di allestimento delle dieci sale del Cabinet è stato realizzato in collaborazione con Federico Forquet e il supporto scientifico di Angela Carola Perrotti e legato all’idea di Annibale Sacco, direttore di Casa Reale Savoia, che ha riunito a Capodimonte, a partire dal 1872, un gran numero di porcellane acquisite dalla Corte borbonica: quelle di Vienna – portate a Napoli dalla moglie di re Ferdinando IV, Maria Carolina d’Austria – di Berlino, di Sèvres, di Dagoty.

Nuovi progetti

Nei prossimi mesi Cdp Venture Capital lancerà due nuovi poli di trasferimento tecnologico, focalizzati rispettivamente su lifescience e agritech, anche in questo caso con una parte importante dedicata alle startup in Campania e due nuovi programmi di accelerazione (programmi volti ad accelerare lo sviluppo delle startup in fase early stage) basati in Campania, incluso uno con focus su digital health, che potrebbero vedere i primi investimenti già nei prossimi mesi.

Il gruppo, attraverso la partecipata Cdp Immobiliare, ha promosso il proprio impegno per la rigenerazione del territorio campano, in particolare nella città di Napoli, su immobili sia di proprietà del gruppo sia di proprietà pubblica (es. Molo San Vincenzo). In particolare, per quest’ultimo progetto, Cdp ha sostenuto il Comune e gli altri enti coinvolti nella definizione degli scenari di valorizzazione del Molo San Vincenzo, tramite l’elaborazione di uno studio di pre-fattibilità tecnico-economica che ne consenta la fruizione alla cittadinanza, recuperando le potenzialità commerciali dell’infrastruttura e tutelandone al contempo la funzione militare

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