Antonio Percassi (nella foto) ha riacquistato il 38% di Kiko detenuto dal fondo di private equity Peninsula Capital che era entrato nel capitale della multinazionale italiana della cosmetica (controllata dalla famiglia Percassi) nel 2018. Con questa operazione la famiglia Percassi sale al 100% del capitale di Kiko (90% in capo ad Antonio Percassi e il restante 10% al figlio Stefano).

Nel dettaglio, a positiva conclusione della partnership avviata nel 2018, il fondo e l’imprenditore, in rappresentanza della capogruppo Odissea Srl, azionista di riferimento di Kiko hanno firmato un accordo vincolante in forza del quale l’azionista di riferimento acquisterà la partecipazione del 38% della società detenuta da Peninsula Capital. Il closing dell’operazione è previsto entro la fine del 2022. In questo modo la famiglia Percassi  consolida la sua partecipazione in Kiko che complessivamente, direttamente e tramite società controllate, sarà pari al 100%. Fondata nel 1997 da Antonio e Stefano Percassi, Kiko è una multinazionale italiana presente in 52 Paesi e con vendite per circa 750 milioni di euro.

Secondo Antonio Percassi “questa operazione è per noi motivo di grande soddisfazione ed orgoglio. Siamo molto legati a questo brand, che abbiamo visto nascere e crescere a ritmi impressionanti. Ringrazio Peninsula per l’importante contributo ed il supporto che ha saputo darci nell’espansione del brand a livello internazionale, facendo conoscere questa realtà italiana in tutto il mondo. Dati i buoni risultati con cui prevediamo di chiudere il 2022, ci auguriamo che continui nel suo percorso di crescita e consolidamento nel mondo iniziato 25 anni fa a Milano. Questo
ulteriore investimento testimonia la fiducia del nostro Gruppo nelle potenzialità di Kiko che, grazie allo straordinario lavoro di tutto il leadership team e dell’amministratore delegato, Simone Dominici, saranno certamente valorizzate al meglio”.

Peninsula ha aggiunto che “è stato per noi un onore affiancare e supportare la famiglia Percassi ed il management di Kiko nel percorso di crescita e riposizionamento internazionale perseguito con successo negli ultimi anni. È stata una avventura entusiasmante, in cui l’unanimità di visione strategica e la reciproca fiducia tra azionisti sono stati determinanti per attraversare con successo periodi complessi, lasciando oggi una Kiko rinforzata ed un esempio dell’eccellenza italiana in grado di competere alla pari con i principali players a livello Mondiale. Vogliamo ringraziare il presidente Percassi per essere stato un partner eccezionale, augurando a lui, all’amministratore delegato Simone Dominici ed a tutta la società di continuare con successo il percorso intrapreso insieme. Questa operazione è un ulteriore esempio del successo della strategia d’investimento di Peninsula, a supporto della crescita delle eccellenze europee, e dei risultati ottenuti tramite lo spirito collaborativo che instauriamo con gli imprenditori”.

Secondo indiscrezioni, il private equity Peninsula sarebbe uscito dall’investimento a una valutazione intorno ai 700 milioni di euro, più che raddoppiando quindi la valutazione all’ingresso. Peninsula è stata cofondata da Borya Prado, presidente di Mediaset in Spagna, ed è guidata in Italia dal partner Nicola Colavito.

Secondo quanto risulta a Dealflower, nell’arco di un paio di anni la società potrebbe intraprendere diverse strade. Nel dettaglio non si esclude la vendita ad un soggetto industriale o ad un private equity; nè tanto meno si esclude un possibile approdo in Borsa.

Gli advisor

Nell’operazione Odissea è stata assistita da Gatti Pavesi Bianchi Ludovici con un team multidisciplinare guidato dall’equity partner Gianni Martoglia con la partner Silvia Palazzetti e l’associate Daniele Bartoli per i profili societari. Il partner Andrea Limongelli e il senior associate Stefano Motta hanno seguito gli aspetti di financing e il counsel Andrea Torazzi ha seguito gli aspetti antitrust.

Peninsula Capital è stata, invece, affiancata da Cleary Gottlieb con un team composto da Matteo Montanaro e Gerolamo da Passano.

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