Permira mette a segno una doppia operazione nel pharma con l’acquisizione, tramite un team guidato dalla head of healthcare Silvia Oteri, di Kedrion da Fsi e di Bio Products Laboratory, società con sede in Regno Unito, che poi ha unito in un’unica realtà internazionale.
Kedrion è una società di life science partecipata finora dalla famiglia fondatrice, i Marcucci, FSI e CDP Equity, con sede a Castelvecchio Pascoli (Lucca). La FSI di Maurizio Tamagnini, attraverso il fondo FSI I, aveva investito acquisendo il 24,1% di Kedrion in partnership con la famiglia Marcucci e CDP Equity nel novembre 2019 e nel marzo 2021. Nata dieci anni fa, oggi la società ha un ampio portafoglio di 21 prodotti farmaceutici e oltre 600 autorizzazioni alla commercializzazione che vende in oltre 100 paesi, di cui l’80% attraverso canale diretto. Kedrion opera inoltre con 6 stabilimenti di produzione su scala globale e 29 centri di raccolta negli Stati Uniti.
BPL, azienda oggetto di combinazione con Kedrion, è un’azienda britannica operante nello stesso settore con un impianto produttivo in Gran Bretagna e una forte presenza negli Stati Uniti, dove dispone di 28 centri di raccolta del plasma.
L’obiettivo dell’operazione è quello di realizzare la combinazione tra Kedrion e BPL, creando un nuovo player globale da oltre 1,1 miliardi di euro di fatturato nel mercato dei plasma-derivati. FSI e la famiglia Marcucci, a conferma della fiducia nell’operazione, reinvestiranno nel gruppo consolidato a sostegno della prossima fase di crescita di Kedrion, a fianco di Permira e al co-investitore l’Abu Dhabi Investment Authority. La nuova azienda, si legge nel comunicato, sarà uno dei primi cinque player a livello globale in un settore con un trend di crescita nel lungo termine e con significative opportunità di creazione di valore.
“Questo investimento – ha commentato Oteri . si inserisce perfettamente nel segmento Specialty Pharma della nostra strategia: sostenere realtà altamente specializzate in aree terapeutiche attrattive e resilienti. Insieme, le due aziende disporranno di un portfolio significativo di prodotti farmaceutici in grado di aiutare i pazienti con disturbi del sistema immunitario o della coagulazione”.
Gli advisor
Lazard ha agito come advisor finanziario per Kedrion con il ceo Marco Samaja (ceo), Lorenzo Ruggeri (vice president) e Manfredi Bini Smaghi (associate) insieme a Natixis che ha agisto con un team composto da Guido Pescione (senior country head); Giulio Rolandino (co-head coverage and M&A); Cristiano Viti (executive director); Edward Cesaroni (vp) e Andrea Cazzanti (associate). Tra gli advisor anche Carnelutti and Pedersoli.
Permira è stata assistita da Morgan Stanley, Ey, Latham & Watkins, Giliberti e Triscornia e associati.
Kedrion è stata assistiti anche da Carnelutti con un team composto dai partner Carlo Pappalettera, Filippo Grillo e Alessandro Asti e dagli of counsel Cecilia Cagnoni Luoni e Nicola Cassinelli, e da Pedersoli con un team guidato dall’equity partner Alessandro Marena con il partner Andrea Faoro e l’associate Leo Belloni.
Permira è stata assistita da Latham & Watkins con un _team_ multigiurisdizionale guidato dal socio Tom Evans, da Giliberti Triscornia con un team composto dal partner Riccardo Coda e dalla counsel Camilla Peri, e da Maisto e associati con i partner Marco Valdonio e Stefano Tellarini.
It’s time to pharma
L’operazione conferma la vivacità dei settori della salute, che trainano sempre più la crescita dell’m&a. Nel 2021 a livello globale il numero delle operazioni sono aumentare del 30% a volumi e il valore del 100%”, sottolinea in questo articolo Andrea Fortuna, partner di Pwc. In particolare, le operazioni di m&a nel settore pharma e life sciences hanno visto letteralmente un rimbalzo nel 2021 rispetto al 2020. Secondo le analisi di Pwc, il numero delle operazioni è aumentato di oltre il 50% (370) per un controvalore di circa 270 miliardi di dollari (più del 45% rispetto al 2020) a livello globale.