I mercati europei e Piazza Affari confermano i guadagni della vigilia in avvio, scia ai mercati asiatici, con i segnali di ripresa delle vendite al dettaglio in Cina (cresciute ad agosto del 4,6%, di gran lunga oltre le stime), e all’indomani della decisione della Bce di alzare il costo del denaro di altri 25 punti base, con quella che i mercati si attendono sia l’ultima stretta alla politica monetaria.
L’indice milanese segna +0,35% a 28.974 punti, Francoforte sale del +0,8% a 15.932 punti mentre Parigi cresce del +1,1% a 7.389 punti. Wall Street ha chiuso la seduta in rialzo, beneficiando del debutto record sul Nasdaq di Arm arrivato a guadagnare il +24,7%, che potrebbe spingere anche i titoli tecnologici del Vecchio Continente. Lo spread non è lontano dai 180 punti base a quota 178 con il rendimento Btp decennale di nuovo sotto il 4,4% mentre il Bund tedesco si piazza sul 2,6%.
Grf Ftse Mib by Borsa Italiana
Piazza Affari: i migliori e i peggiori
Recordati è il titolo migliore a Piazza Affari nei primi trenta minuti di scambi: +1,8%. Segue Prysmian, +1,6%, e Moncler, +1,3% che beneficia dei segnali di vita da parte dell’economia cinese. Stellantis è il peggiore, -1,1%: alla scadenza del termine della mezzanotte di giovedì 14 settembre negli Stati Uniti per trovare un accordo sul nuovo contratto di lavoro nel settore auto, il sindacato americano Uaw ha avviato lo sciopero in tre stabilimenti delle grandi case automobilistiche di Detroit, in quella che è la più estesa manifestazione sindacale negli ultimi decenni della storia americana.
Sempre da monitorare i titoli del circuito Fininvest: il nuovo statuto prevede che se tra i 5 fratelli Berlusconi si creasse una maggioranza favorevole ad accettare un’eventuale offerta, potrebbero vendere tutti insieme in base alle clausole di “tag along” e “drag along”.
Banche: Forza Italia presenta gli emendamenti alla tassa sugli extraprofitti
Giù Mediobanca, -0,7%, perché i giornali vedono poco spazio per un’intesa tra il management e l’azionista Delfin su una lista unica per il rinnovo del Cda in vista del board della banca del 20 settembre. Il Corriere della Sera cita l’ipotesi di Lorenzo Bini Smaghi come possibile presidente di alternativo a Renato Pagliaro. Il broker Jefferies ha tagliato la raccomandazione a ‘Hold’ da ‘Buy’, con un target price rivisto a 13,6 da 12,4 euro, proiezione inversa per Intesa Sanpaolo, +1,2%: da ‘Buy’ da ‘Hold’, con un target price rivisto a 3,7 da 2,75 euro.
In generale il settore bancario è incerto all’indomani della presentazione da parte di Forza Italia al Parlamento di alcuni emendamenti per alleggerire la tassa sugli extraprofitti. Se approvati, tali emendamenti consentiranno agli istituti di credito di dedurre parzialmente l’importo da pagare da Ires e Irap e di esentare le banche più piccole dal pagamento dell’imposta. Prevista anche la richiesta di escludere i titoli di Stato dal calcolo dell’extraprofitto. Nessuna proposta di cambiamento è stata presentata invece da Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, che ha ieri detto di essere aperta ad alcuni aggiustamenti, mantenendo invariato il target di raccolta “a poco sotto” i tre miliardi di euro.
E a proposito di bancari occhi a Unicredit, +0,7%, che ha avviato i lavori per la ricerca di un partner nei crediti deteriorari inviando ai principali operatori del settore una request for proposal (Rfp) per raccogliere proposte e ipotesi di alleanza. Nei prossimi mesi il Ceo Andrea Orcel potrebbe arrivare a una decisione in tal senso. Una conferma dell’alleanza con DoValue, il cui accordo termina nel 2025, resta un’opzione sul tavolo ma la scelta di avviare un processo competitivo con largo anticipo segnala la volontà della banca di sondare diverse possibilità, specifica il quotidiano.