Atterraggio in direzione 28.000 per Piazza Affari. L’economia americana non rallenta abbastanza. I consumi non frenano come dovrebbe, stando a quanto riportato dal Beige Book della Federal Reserve, consueto bollettino economico mensile che descrive l’andamento delle principali variabili macroeconomiche nei dodici distretti in cui si ripartisce la banca centrale americana.
Si rafforzano i timori di nuovi aumenti dei tassi anche per la Fed, assodati i rialzi a settembre della Bce. E così i mercati restano sottotono. Rossa Wall Street. Rossa l’Asia con i nuovi dati macro della Cina sull’import ed export ancora fortemente in contrazione, seppur lievemente al di sopra delle attese, e così anche l’Europa avvia gli scambi in territorio negativo, dopo la seduta pesante della vigilia, con Piazza Affari indice peggiore (-1,5%).
Milano riparte sottotono: -0,4% e come detto si avvicina nuovamente al supporto dei 28.000 punti. Stessa contrazione per Francoforte, -0,4% a 15.673 punti, mentre Parigi cede lo 0,3%, a 7.170 punti. Sempre più vicino a quota 180 lo spread, in area 177 punti base in apertura, con il Btp decennale che rende il 4,4% mentre il rendimento del Bund tedesco si colloca al 2,64%.
Grf Ftse Mib by Borsa Italiana
Settore bancario in primo piano a Piazza Affari
A caccia del rimbalzo Moncler dopo le recenti perdite per il rallentamento dell’economia cinese: +0,6% e titolo migliore in apertura. Forti vendite su Stmicroelectronics, -1,5%, il più venduto in avvio.
Il comparto bancario resta sotto i riflettori sull’indice milanese. Unicredit sotto i riflettori dopo il -4,9% della sessione precedente. Il titolo consolida i minimi e perde lo 0,5% all’indomani delle parole dell’Ad Andrea Orcel a “Il Messaggero”: l’esito del percorso parlamentare sulla tassa sugli extraprofitti non deve incrinare la fiducia degli azionisti e degli investitori internazionali. I risultati della banca, ha proseguito Orcel, hanno permesso di distribuire 9 miliardi di euro tra il 2021 e il 2022, che dovrebbero salire quantomeno a 15,5 miliardi complessivi nel 2023.
Sempre il Messaggero rilancia l’ipotesi di una vendita a tranche di Mps, piatta con -0,13% in avvio per poi portarsi sopra la parità, ma dopo aver aggiornato i minimi del 12 luglio scorso a 2,29 euro ad azione, per quanto riguarda la partecipazione del Tesoro, che starebbe lavorando per collocare sul mercato quote del 10%-15% per volta, a sconto, per diluirsi gradualmente e magari conservare un 15-20% circa. Pop Sondrio (+0,8%) sempre sugli scudi dopo l’ufficialità di Unipol (+0,4%) che si muove per aumentare la propria partecipazione: per gli analisti la mossa toglierebbe Bper (-0,3%) dai potenziali pretendenti di Mps.
Le altre storie di borsa: Eni, Stellantis, Mondadori, Tod’s e Juventus
Non solo bancari a Piazza Affari. Eni (-1,3%) ha avviato il collocamento di obbligazioni convertibili senior unsecured con durata di 7 anni, prime nel settore ad essere caratterizzate da una struttura sustainability-linked in un periodo in cui molte società quotate, banche e assicurazioni in primis, stanno lanciando nuove obbligazioni. Stellantis (+0,3%) come tutto il settore automotive è alle prese con le minacce di sciopero dei lavoratori: il sindacato americano United Auto Workers ha presentato alla Ford una controproposta economica relativa al contratto, mentre la compagnia italo americana ha previsto una propria controproposta questa settimana.
Fuori da Ftse Mib, da seguire Mondadori, -0,4%: secondo il Corriere della Sera, in attesa della definizione dell’iter ereditario, il Cda del 29 giugno della holding Fininvest ha attribuito alcuni poteri esclusivi alla presidente Marina Berlusconi prima delegati all’Ad Danilo Pellegrino, che è stato nominato anche direttore generale.
Brilla Tod’s (+3,8%) che ha chiuso il primo semestre con un Ebit a 60,3 milioni, più che triplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dice una nota. In una call, il Cfo Emilio Macellari ha detto di vedere qualche spazio Ebit e fatturato 2023 migliori del consensus. Il manager si è poi detto fiducioso di avere il nuovo direttore creativo per la prossima collezione. Infine Juventus (-0,3%): la Corte di Cassazione ha deciso il trasferimento da Torino a Roma del procedimento penale contro il club bianconero per presunte irregolarità nei bilanci e false comunicazioni al mercato.