Ancora cautela per Piazza Affari e le borse europee dopo la chiusura debole alla vigilia, con gli investitori preoccupati per le parole dei membri del board della Bce, che non escludono un nuovo rialzo dei tassi a settembre.
Il Ftse Mib ha chiuso sotto la parità le prime due sedute di settembre, mese tradizionalmente sfavorevole a livello di performance ma c’è da ricordare che i mercati internazionali sono reduci da una sessione in cui Wall Street è rimasta chiusa per festività.
Avvio dunque all’insegna della prudenza per i listini Ue: Milano perde lo 0,3% in avvio a 28.540 punti. Francoforte cede lo 0,5% a 15.741 punti mentre Parigi lascia per strada lo 0,7% a 7.228 punti. Piccolo ma deciso balzo in avanti dello spread, che supera la soglia dei 170 e si posiziona a 173 punti base, con il rendimento del Btp decennale al 4,3%, sui massimi dal 22 agosto scorso, occhio anche al Bund tedesco che accarezza il 2,6%.
Grf Ftse Mib by Borsa Italiana
Cina e Giappone, nuovi segnali di frenata
A pesare sull’incertezza i nuovi dati macro che certificano il rallentamento della Cina, ma anche del Giappone, con il quinto calo mensile consecutivo per i consumi delle famiglie nipponiche, che pagano i livelli elevati dell’inflazione (3,3% il dato ufficiale di luglio, 3,1% il core). A luglio, secondo le statistiche ufficiali, i consumi hanno registrato una contrazione del -5% su base annua (grafico sotto), calo record da inizio 2021. Le stime erano per una frenata dei consumi del 2,5% mentre a giugno si era verificato un calo -4,2%.
Per quanto riguarda Pechino invece, è il sentiment degli investitori a rimanere fragile dopo l’ondata di ottimismo degli ultimi giorni. Il Pmi a cura di Caixin ha mostrato che l’attività dei servizi cinesi ad agosto si è espansa al ritmo più lento degli ultimi otto mesi, con una domanda fiacca che continua a bloccare l’economia mentre gli stimoli non sono riusciti finora a rilanciare in modo significativo i consumi: 51,8 punti ad agosto, dai 54,1 precedenti, inferiore ai 53,6 punti attesi dagli analisti ed ai minimi degli ultimi otto mesi.
Titoli da seguire a Piazza Affari: Amplifon, Mps, Avio, Portobello
Tornando a Piazza Affari, Amplifon è il titolo più comprato in apertura: +0,7%. Moderati acquisti anche su Tim, +0,4% mentre sono ancora forti le vendite su Mps, -1,4% dopo le dichiarazioni del governo dello scorso weekend. Debole l’intero comparto bancario: Unicredit -1,1%, Bper Banca che ha collocato un nuovo bond da 500 milioni di euro -1%.
Fuori dal Ftse Mib da seguire Avio, -0,5%, che entra con il 17% in T4i, spinoff Università Padova, investendo 2,5 milioni di euro, e Portobello, -0,3%, che ha ricevuto notifica di dissequestro dei conti e dei beni della società da parte della Procura di Milano a fronte del pagamento della prima rata, 5,5 milioni di euro, relativa all’accordo in adesione con l’Agenzia delle Entrate volto a definire le contestazioni formulate in materia di Iva ed imposte dirette in relazione ai periodi di imposta dal 2017 al 2020. A partire da oggi revocata dalle negoziazioni a Euronext Star Bb Biotech.
Piazza Affari ma non solo: Lvmh cede il passo a Novo
Tra le notizie societarie, il produttore danese di farmaci Novo Nordisk ha lanciato le sue popolari iniezioni per la perdita di peso Wegovy nel Regno Unito. L’aumento della domanda di queste punture e del suo farmaco altamente efficace per il diabete Ozempic ha aiutato Novo a scalzare Lvmh come società quotata di maggior valore in Europa venerdì scorso, ponendo fine al regno del gruppo francese del lusso durato due anni e mezzo.
Banche centrali: tassi invariati in Australia
Il board della Royal Bank of Australia ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse al 4,1% (grafico sotto). L’istituto -ricorda la nota diffusa al termine del meeting odierno- ha iniziato ad alzare i tassi a maggio 2022 per contrastare l’inflazione e da allora il costo del denaro è cresciuto di 4 punti percentuali. I tassi più elevati, si sottolinea, stanno contribuendo a stabilire un equilibrio più sostenibile tra domanda e offerta.
In mattinata il quotidiano economico irlandese “The Currency” ha pubblicato un’intervista al capo economista della Bce Philip Lane: “L’allentamento dell’inflazione dei beni e dei servizi registrato nei dati flash della scorsa settimana è una notizia positiva ma deve continuare. L’inflazione dei beni e dei servizi è scesa, il che è molto positivo. Ma come ho detto, un mese di dati è solo un’informazione: Abbiamo bisogno di vedere che il trend continui”.