Freno tirato per gli indici europei, nel giorno in cui prende il via la riunione del board della Federal Reserve che comunicherà mercoledì la decisione sui tassi d’interesse. In rosso anche i future Usa e l’Asia, con i titoli legati ai chip a guidare il -0,8% di Tokyo. Il mercato si aspetta uno stop al ciclo dei rialzi, che ha visto la Fed alzare il costo del denaro in 11 delle ultime 12 riunioni, ma il punto sarà capire se prima della fine dell’anno ci sarà o meno una nuova stretta.

La cautela è alimentata anche dal continuo rialzo dei prezzi del greggio, con il Brent novembre che ha sfondato la soglia dei 95 dollari al barile (top a 95,15) e scambia ora a 94,86 (+0,46%) mentre il Wti sale dell’1,14% a 92,52 dollari. Il continuo aumento dei prezzi del greggio, legati ai tagli dell’Opec+, non lascia ben sperare per un raffreddamento dell’inflazione dei beni energetici. In chiave inflazionistica da seguire il dato finale sull’inflazione europea finale di agosto, che dovrebbe essere confermata in rialzo dello 0,6% mensile e del 5,3% tendenziale.

Piazza Affari sopra la parità nella prima mezzora di scambi: +0,1% a 28.613 punti. Francoforte cede lo 0,1% a 15.705 punti mentre Parigi si muove appena sotto lo zero, -0,07% a 7.271 punti. Spread stabile a 180 punti base, con il rendimento del Btp che aggiorna i massimi da marzo a quota 4,51% mentre il Bund conferma il punto di arrivo al 2,7%.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Piazza Affari, Mps e Stellantis tra i titoli migliori

Ancora Mps è il titolo più acquistato in avvio, +3,1%, bene anche Banco Bpm, +1,1%. Ancora sotto i riflettori Stellantis, +1,2% dopo che il sindacato statunitense United Auto Workers ha detto che venerdì annuncerà lo sciopero di altri stabilimenti se non saranno compiuti seri progressi nelle trattative con Ford, General Motors e Stellantis stessa, aumentando la pressione sulle tre case automobilistiche di Detroit.

Diasorin è il più venduto, -1,5%, seguito da Cnh Industrial, -1,4% dopo che Evercore Isi ha tagliato la raccomandazione a In-line da Outpeform.

Le altre storie di borsa

Banca Progetto prepara lo sbarco al segmento Star di Piazza Affari per una Ipo attesa tra fine anno e inizio 2024, scrive il Corriere della Sera. Secondo il quotidiano l’offerta riguarderà il 35% del capitale ed è stato scelto Stj Advisors come advisor mentre Intesa Sp, Ubs e Citi sarebbero candidate al ruolo di global coordinator.

Non solo Mps e Stellantis. Da monitorare Generali, +0,6%, Fitch Ratings ha alzato la raccomandazione a Ifs ‘A+’ da ‘A’, con outlook stabile. Occhio anche a Eni, +1,3%, perché la norvegese Equinor e i suoi partner hanno dichiarato di aver aumentato di quasi 1,2 miliardi di dollari la stima dei costi del progetto per il loro giacimento petrolifero Johan Castberg, nel Mare di Barents artico. Equinor detiene una partecipazione del 50% nel progetto, mentre l’unità norvegese di Eni Vaar Energi possiede il 30% e la compagnia petrolifera statale Petoro il 20%.

Poi c’è Tim, +0,8%, dalle rilevazioni Consob emerge che la società di tlc ha raggiunto il 10,334% del capitale e dei diritti di voto di Seco, attraverso Olivetti spa, rispetto al 6,238% detenuto al 3 agosto 2021, essendosi verificate le condizioni previste dalla normativa di detenzione ininterrotta delle azioni per 24 mesi dalla data di iscrizione nell’elenco speciale.

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