Crescita negativa in Italia nei primi tre mesi del 2022: -1,2% è il dato del Pil su base trimestrale. Tuttavia Piazza Affari recupera il terreno perduto a inizio settimana in apertura dei mercati e chiude l’ottava a ridosso dei minimi di venerdì scorso, ricucendo il gap causato dalla seduta di lunedì 25 aprile. In generale è la terza seduta consecutiva in positivo per le borse europee, che riescono ad attutire l’impatto negativo dei segnali sempre più forti relativi al rallentamento della ripresa, ultimo il Pil americano, in contrazione su base trimestrale. Al contrario del mercato valutario che invece vede ancora grande forza sul dollaro e altrettanta debolezza di euro e sterlina.
Grafico Pil Italiano by tradingeconomics.com
Trimestrali Usa non troppo deludenti, Nasdaq su
Il mercato si lascia prendere per mano anche dal Nasdaq, ieri brillante grazie alle trimestrali che hanno sì deluso le attese (Twitter e Facebook in primis) ma mostrando contemporaneamente segnali di vita, come Meta Platforms, in grado di generare profitti nonostante l’inflazione. Secondo gli analisti gli investitori stavano preparando ad avviare un nuovo rally sui tecnologici dopo il recente tracollo di Netflix. Occhio però ai futures negativi: gli outlook di Apple (bilancio super), Intel e Amazon non sono rassicuranti.
In Europa Piazza Affari guadagna l’1% a 24.310 punti, recuperando più del 4% dal 27 aprile a oggi. Francoforte sale dell’1,1% a 14.137 punti, stessa performance vale per Parigi: +1,1% e 6.579 punti mentre Madrid recupera lo 0,5% a quota 8.558 punti.
Grafico Ftse Mib by Borsa Italiana
Moncler, Cnh Industrial e Stm i migliori in apertura
Aspettando notizie sul Cda di Generali, in apertura è Cnh Industrial il titolo migliore del Ftse Mib: +2,5%, investitori confortati dal fatto che la compagnia non stia riscontrando problemi nello stabilimento in Polonia dopo l’interruzione del gas da parte della Russia: “I nostri stoccaggi di gas sono pieni, non ci sono quindi allarmi sulle forniture all’impianto”, afferma un portavoce del gruppo. Vivace anche Stmicroelectronics, +2,3% ancora sostenuta dai conti e Moncler, con oltre il 3% di guadagno. Il comparto utilities è il più venduto, fin qui percepito come “difensivo” nelle sedute fin qui negative: Snam e Terna cedono entrambe lo 0,7%.
Pil italiano in contrazione, stagnante in Francia
Sull’agenda macroeconomica da segnalare Pil e inflazione in Italia e in Francia aspettando gli stessi dati nell’Eurozona. Il Prodotto Interno Lordo del nostro paese è in contrazione nei primi tre mesi del 2022: -0,2%, un dato atteso dal mercato e che peggiore il +0,6% precedente. Anche la rilevazione su base annuale, 5,8%, rispetta le stime degli analisti. In Francia, sempre su base trimestrale, il Pil è stagnante (l’attesa era +0,3%), questo vuol dire che la crescita transalpina, nei primi tre mesi dell’anno, è pari a zero. Anno su anno, il dato è in crescita del 5,3%, al di sotto della precedente rilevazione (+5,5%). Per quanto riguarda l’indice dei prezzi al consumo, il mese di aprile registra un +4,8%. Questo significa che l’inflazione in Francia non è mai stata così forte nell’ultimo trentennio.
Grafico Dollar Index by tradingeconomics.com
Valute, timido rimbalzo per l’euro
Il mercato valutario resta sotto pressione. Dollaro rimane a ridosso dei 103 punti, ai massimi da dicembre 2002. L’euro tenta un timido rimbalzo riportandosi in area 1,05, lo stesso vale per la sterlina ferma a 1,25 allineata ai valori osservati nel 2020 nel mese di luglio. Ancora ai massimi degli ultimi trent’anni il cambio Dollaro Yen, in area 130 punti, in questo senso pesa la decisione della Bank of Japan che ha annunciato di voler svalutare intenzionalmente la valuta nipponica acquistando quantità illimitate di titoli di stato per far fronte ad un rialzo dei rendimenti.
Rendimenti che sono tornati a salire nella giornata di ieri a causa dell’inflazione in Germania: +7,4%, superiore alle attese (+7,2%) e al dato precedente (+7,3%). Pubblicazione che ha rimesso il bund sotto pressione, risalito allo 0,9% e portando con sé anche gli altri titoli di stato decennali a partire dal btp, che oggi rende il 2,68%. Oltreoceano, dove il presidente Joe Biden ha escluso categoricamente l’idea di una recessione dopo il dato negativo del Pil, il t-note decennale è a quota 2,84%, mentre il trentennale rimane in are 2,9%.
Grafico petrolio Brent by tradingeconomics.com
Germania non più contraria all’embargo, balzo del petrolio
In chiusura le materie prime: i prezzi del greggio sono balzati dopo indiscrezioni secondo cui la Germania non è più contraria a un embargo sul petrolio russo, fattore che potrebbe ridurre ulteriormente l’offerta in un mercato globale già contratto. A patto che Berlino abbia il tempo di procurarsi forniture alternative, stando a quanto riportato dal Wall Street Journal. Dopo un’ora di contrattazioni in Europa, +0,8% per il Wti a 106,4 dollari al barile, ai massimi delle ultime due settimane. Brent +0,9% a 108,3 $. Prezzo del gas europeo in calo a 97,63 euro per megawattora, giù del 2,5%, natural gas Usa a 6,80 dollari per mmbpu giù dell’1,6%. In risalita l’oro, +1,1% e di nuovo sopra i 1.900 dollari l’oncia ai massimi della settimana (1.915 $). Fermo il Bitcoin 39.600 dollari.