Venerdì sera il governo ha deciso di applicare il Golden Power su Pirelli al fine di limitare il raggio di azione da parte dei soci cinesi. Il procedimento era stato avviato in relazione al patto parasociale sottoscritto nel 2022 da Cnrc (China National Tire & Rubber Corporation), Marco Polo International Italy, Camfin e Marco Tronchetti Provera. In particolare il Consiglio dei Ministri ha considerato che le prescrizioni messe in campo hanno lo scopo di approntare una rete di misure complessivamente operanti a tutela dell’autonomia di Pirelli e del suo management, nonché a protezione delle tecnologie e delle informazioni di rilevanza strategica possedute dalla società.
L’applicazione del provvedimento, come dichiarato dallo stesso governo, è finalizzato anche alla tutela dei sensori Cyber impiantabili negli penumatici che l’esecutivo definisce “asset strategico“.
Pirelli, le prescrizioni nei confronti di Cnrc
Il provvedimento, si legge in una nota diffusa ieri in serata da Pirelli, punta al rispetto dell’impegno di non esercitare alcune attività di direzione e coordinamento in seno alla società. Tra queste assicurare piena autonomia a Pirelli in merito alla gestione dei rapporti con la clientela e con i fornitori; garantire che Pirelli predisponga autonomamente i piani strategici, industriali, finanziari e/o il budget della società e del gruppo; garantire che Pirelli non sia soggetta a istruzioni da parte del Gruppo Sinochem; non adottare atti, delibere o comunicazioni che possano far ritenere che le decisioni di Pirelli siano conseguenza di una volontà impositiva e imperativa di Cnrc.
Il dispositivo prevede di non accentrare i servizi di tesoreria o altre funzioni di assistenza o coordinamento finanziario (cash pooling) né altre funzioni tecniche di coordinamento (ad esempio integrazione dei sistemi informatici di Pirelli in quelli di Sinochem Holdings Corporation Ltd., inclusi quelli delle controllate cinesi di Pirelli); non emanare direttive o istruzioni, e comunque non coordinare le iniziative, concernenti le decisioni in materia finanziaria e creditizia e in materia di ricerca e sviluppo di Pirelli; non emanare direttive in merito al compimento di operazioni straordinarie da parte di Pirelli, quali, ad esempio, quotazioni di strumenti finanziari, acquisizioni, dismissioni, concentrazioni, conferimenti, fusioni, scissioni. Non adottare decisioni determinanti in ordine alle strategie operative di Pirelli né formulare direttive strategiche di gruppo.
La governance
Il dispositivo prevede l’impegno a far sì che l’amministratore delegato di Pirelli, tratto dalla lista di maggioranza, sia indicato da Camfin e quindi che, su 12 amministratori della società di pneumatici, tratti dalla lista di maggioranza, quattro siano designati da Camfin. Viene introdotta la carica del direttore generale, cui delegare il potere di implementare il business plan, il budget e la gestione ordinaria di Pirelli e l’impegno a far sì che tutti gli organi delegati siano individuati esclusivamente tra gli amministratori designati da Camfin. Il provvedimento prevede anche l’impegno a far sì che il potere di nomina e revoca dei direttori e dei vice-direttori di Pirelli sia deferito al vice presidente esecutivo o all’amministratore delegato.
Lo Statuto della società verrà modificato in modo tale che, in relazione alle delibere consiliari attinenti agli attivi di rilevanza strategica nonché di nomina e revoca dall’ufficio dei dirigenti con responsabilità strategica (key managers of Pirelli), la proposta sia riservata all’amministratore delegato e qualsiasi decisione contraria alla stessa possa essere adottata solo con il voto di almeno i 4/5 del Consiglio di amministrazione. Il governo vieta inoltre il trasferimento di beni, sistemi e servizi Ict delle Società del gruppo Pirelli & C. presso infrastrutture situate al di fuori del territorio in cui vige la giurisdizione europea e/o gestite da soggetti riconducibili al Governo cinese; il trasferimento o condivisione con soggetti riconducibili al Governo cinese di qualsiasi dato rilevato o elaborato attraverso la tecnologia Cyber.
Nasce una unità organizzativa autonoma per la sicurezza
Il provvedimento dota Pirelli di una serie di strumenti per la tutela degli attivi di rilevanza strategica, tra cui un nulla osta di sicurezza industriale strategico che prevede limiti di accessibilità alle informazioni. La società, inoltre, dovrà istituire una unità organizzativa autonoma per la sicurezza. L’attuazione delle prescrizioni sarà oggetto di monitoraggio da parte del Ministero per le imprese e il made in Italy.
I prossimi passi
Pirelli è tenuta ad inviare al Ministero entro trenta giorni dall’approvazione del bilancio di esercizio, a decorrere da quello riferito all’anno 2023, una relazione redatta dal Collegio sindacale, con cui sono comunicate le misure adottate in osservanza delle determinazioni assunte con il Provvedimento e qualsiasi altra misura societaria o aziendale rilevante in rapporto alle stesse. Il prossimo Consiglio di amministrazione della società prenderà atto delle prescrizioni e procederà alla convocazione di una nuova assemblea (da convocare entro la fine di luglio) per il rinnovo dell’organo amministrativo e ai lavori propedeutici alle modifiche statutarie prescritte dal provvedimento.