Polkadot (DOT) è una blockchain che riunisce diverse blockchain specializzate in un’unica rete. La sua innovativa applicazione della tecnologia blockchain basata sulle parachain è il motivo del suo fascino.

Questa blockchain all’avanguardia consente il funzionamento di numerose altre blockchain (le parachain) all’interno di un’unica rete protetta da un protocollo di sicurezza standardizzato. Per questo motivo viene definita come una blockchain per le blockchain o come una multichain.

Se desiderate saperne di più, al fine di analizzare Polkadot nel migliore dei modi, vi suggeriamo di leggere con attenzione questo articolo.

Analisi della criptovaluta Polkadot (DOT)

La criptovaluta nativa creata dalla blockchain di Polkadot si chiama DOT ed è una delle altcoin più apprezzate sul mercato. Polkadot ha avuto un successo notevole dalla sua introduzione nel maggio del 2020 e questo si riflette nel valore di DOT, una delle criptovalute con la maggiore capitalizzazione di mercato.

Il token DOT è attualmente disponibile per l’acquisto su un gran numero di exchange per criptovalute grazie all’ampio uso della sua tecnologia. Nel 2016, Peter Czaban, Robert Habermaier ed il cofondatore di Ethereum Gavin Wood hanno collaborato allo sviluppo della blockchain Polkadot e della relativa criptovaluta. Wood è anche l’amministratore delegato di Parity Technologies, che crea l’infrastruttura per le blockchain. A Polkadot fa riferimento anche la Web3 Foundation che offre sostegno finanziario e svolge ricerche sull’avanzamento della rete.

Cosa rende unica Polkadot?

La blockchain di Polkadot permette di sviluppare molteplici blockchain comunicanti tra loro e collocate in un’unica rete che si basa su una blockchain centrale chiamata “Relay Chain”. Quest’ultima è responsabile della sicurezza, del consenso e dell’interoperabilità dell’intera rete. In altre parole la Relay Chain consente il funzionamento simultaneo di numerose sottoreti denominate parachain.

Le blockchain della rete consentono il trasporto di token e di molti tipi di dati. Per costruire la Relay Chain è stato utilizzato Substrate, un framework creato da Parity Technologies che consente agli utenti di costruire blockchain compatibili e utili a partire da componenti personalizzati o disponibili in commercio. La rete Polkadot può poi comunicare con altre blockchain grazie ai bridge.

Polkadot utilizza un meccanismo di consenso Proof of Stake (PoS). Nel meccanismo di consenso della rete, ci sono quattro ruoli. In primo luogo, i validatori che mettono in staking i token DOT per convalidare le transazioni e vigilare sulla stabilità della rete. I nominatori che selezionano i validatori. I collators, invece, gestiscono i nodi che conservano l’intera storia di ogni parachain e compilano le informazioni sulle transazioni in blocchi che vengono inviati alla Relay Chain. Infine, ma non meno importante, la procedura comprende i cosiddetti “fisherman”, che hanno il compito di tenere d’occhio la rete per eliminare le azioni che potrebbero avere un impatto negativo sull’intera blockchain o sui suoi utenti.

Ci auguriamo che tutte queste informazioni possano esservi utili nella vostra analisi della criptovaluta Polkadot.

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