Porsche approda in Borsa. Il board del gruppo automobilistico tedesco ha approvato la quotazione del 25% del produttore di auto sportive, pari al 12,5% del capitale totale del produttore di auto di lusso valutato fino a 85 miliardi di euro. L’operazione sarà realizzata tra fine settembre e inizio ottobre e dopo l’ipo la famiglia Porsche non perderà il controllo.
Si tratta di una delle più grandi offerte pubbliche iniziali degli ultimi anni. L’offerta, infatti, potrebbe valutare Porsche fino a 85 miliardi di euro, riporta Milano Finanza: i fond aiuteranno l’azienda, guidata dall’amministratore delegato Oliver Blume (nella foto), a finanziare la sua transizione verso i veicoli elettrici e le auto a guida autonoma.
L’operazione
L’offerta pubblica sarà realizzata in Germania, Austria, Francia, Italia, Spagna e Svizzera, accanto al collocamento privato per istituzionali. Per la quotazione, le azioni Porsche sono state suddivise in azioni ordinarie al 50% e azioni privilegiate senza diritto di voto al 50%. La casa automobilistica tedesca punta a quotare il marchio alla Borsa di Francoforte e offrire il 25% delle azioni privilegiate, pari al 12,5% del capitale totale, a investitori privati.
In una seconda fase, attraverso il loro fondo di investimento familiare quotato, Porsche Automobil Holding. gli eredi della famiglia Porsche – che possiedono una partecipazione di maggioranza in Volkswagen (31,4%, mentre circa il 25% è in mano a istituzionali stranieri) – acquisteranno il 25% più un’azione delle azioni ordinarie Porsche, o azioni con diritto di voto.
Come sottolineato da Volkswagen, Qatar Investment Authority (che ad oggi possiede il 15% di Volkswagen) ha intenzione poi di acquisire il 4,99% delle azioni privilegiate di Porsche, diventando un investitore fondamentale.
Gli advisor
Mediobanca ha seguito come sole financial advisor (sono circa una quindicina le banche coinvolte) con Francesco Dolfino e Mauro Armanni.
Lazard ha agito come advisor dell’azionista Volkswagen.