Farmol, un produttore italiano di prodotti per la cura della persona e la pulizia della casa, è stato venduto dalla società di private equity Green Arrow al gruppo Portobello. Si tratta della seconda operazione in Italia da parte società di private equity spagnola nell’ultimo anno (dopo l’acquisizione di Poliglof), che vede nella penisola un mercato prioritario per la strategia di internazionalizzazione. Il valore dell’operazione non è stato rivelato, ma secondo rumors di mercato, si aggirerebbe intorno a 100 milioni di euro.
Farmol, ad oggi, impiega circa 700 persone e opera in sei stabilimenti produttivi situati in Italia, Ungheria, Slovacchia e Tunisia, con circa 500 milioni di unità di capacità produttiva annua. Nel 2020, Farmol ha generato ricavi per oltre 110 milioni di euro, ha lanciato diverse nuove soluzioni di prodotto e diversificato ulteriormente la propria attività.
L’investimento di Portobello mira a consolidare ulteriormente Farmol sul mercato di riferimento attraverso un’ulteriore espansione organica, lo sviluppo del franchising e del valore dell’assistenza sanitaria. Inoltre, Portobello aiuterà Farmol a consolidare la propria leadership in soluzioni rispettose dell’ambiente come parte del suo impegno per investimenti responsabili. Inoltre, Portobello continuerà a investire nello sviluppo delle capacità di innovazione di Farmol, con un focus particolare su economia circolare e decarbonizzazione della filiera.
Gli advisor
L’operazione è stata finanziata da Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Crédit Agricole, che ha agito anche in qualità di banca agente, assistite da Molinari Agostinelli con un team coordinato dal socio Marco Leonardi e composto dall’associate Giorgia Gentilini e dalla trainee Cristina Cupolo.
Green Arrow è stata assistita da Mediobanca e Intesa-IMI in qualità di advisor finanziari. Per Mediobanca hanno lavorato all’operazione Andrea Sorci (nella foto) e Paolo Malvestiti.
Anche Giliberti Triscornia e Associati, Deloitte e Kearney hanno assistito Green Arrow.
In particolare, lo studio legale Giliberti Triscornia e Associati ha agito con un team formato da Francesco Cartolano, Matteo Acerbi e Maria Chiara Maffei per gli aspetti legali dell’operazione e Riccardo Coda con Emiliano Zanfei per il piano di incentivazione del management.
Il gruppo Ethica ha agito in qualità di advisor finanziario di Portobello Capital nel coordinamento buy-side dell’operazione e nella strutturazione del financing sottoscritto da un pool di finanziatori guidato da Crédit Agricole in qualità di Lead Arranger, Banco BPM e Intesa Sanpaolo. Il team di Ethica che ha collaborato all’operazione è composto da Filippo Salvetti (M&A – coverage financial sponsors), Carlo Bolduri (M&A), Paola Pellegrini, Alessandro Corina, Federica Carcani e Silvia Moffa (debt advisory).
EY ha assistito Portobello per i servizi di due diligence finanziaria, con un team guidato dal partner Marco Ginnasi, di due diligence sugli asset Real Estate, con il team del director Simone Mangoni e del senior manager Francesco Arlacchi, di tax structuring e due diligence fiscale, con il team dell’associate partner Roberto De Bernardinis e del senior manager Alessandro Pina, di due diligence legale, con il dell’associate partner Christian Busca e della manager Erjena Agaraj, e per le tematiche HR e payroll, con il team dell’associate partner Juljana Xhafa e del manager Alberto Mattia Belardi. Il senior advisor Gianluca Millozzi di EY ha avuto il ruolo di origination e coordinamento dei team di lavoro in relazione all’acquisizione.
BonelliErede ha assistito Portobello Capital per i profili societari con un team con un team guidato dai partner Mario Roli e Augusto Praloran con l’associate Matteo Garofalo e Mengzhen Wu per i profili corporate; il partner Luca Perfetti con l’associate Marina Roma per gli aspetti di diritto amministrativo e golden power; il partner Vittorio Pomarici con l’associate Alessia Varesi per i profili di diritto del lavoro; il partner Stefano Brunello con il senior counsel Michele Dimonte per certi aspetti fiscali dei rapporti con i manager. beLab, con un team guidato dal Director Michel Miccoli, ha seguito le attività di due diligence legale integrata.
Portobello è stato assistito inoltre da Chiomenti per gli aspetti legali, ERM (due diligence ambientale) e da Bain & Company (due diligence di business).
Nel dettaglio, Chiomenti ha assistito Portobello per il financing con un team composto dal partner Marco Paruzzolo e dagli associate Girolamo D’Anna e Riccardo Coppola.