Una professionista di alto livello ottiene il Premio Parete 2024. Magda Bianco, è la vincitrice del riconoscimento nato per ricordare i valori e l’esperienza di Ermando Parete, finanziere abruzzese sopravvissuto alla Shoah. Il premio viene assegnato ogni anno a personalità e professionisti che si sono distinti in maniera eccellente nel campo economico e come esempio virtuoso di traguardi da trasmettere in particolare ai giovani.

Bianco riceverà il premio per aver posto l’educazione finanziaria come condizione imprescindibile per la crescita virtuosa del sistema economico e per il suo impegno instancabile verso l’inclusione. La cerimonia di premiazione si svolgerà a novembre, presso l’Università Bocconi di Milano e nel corso dell’evento verrà assegnata anche una borsa di studio, con l’obiettivo di supportare il percorso formativo di un allievo particolarmente meritevole dell’università stessa.
Bianco succede nella lista dei premiati al manager e presidente della Cassa depositi e prestiti Giovanni Gorno Tempini premiato nel 2023, a Guido Barilla (2022), Alberto Bombassei (2021), Giorgio Armani (2020), Giovanni Tamburi, premiato in Bocconi nel 2019, fino a Vittorio Colao, premiato nel 2018, e Marco Carrai (2017).
Chi è Magda Bianco
Entrata in Banca d’Italia nel 1989, la lunga carriera professionale ha portato Magda Bianco ad assumere la guida del nuovo dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria, dedicato alla vigilanza sui comportamenti degli intermediari, alla tutela individuale dei clienti, all’educazione finanziaria. È stata anche consigliere economico del ministro della giustizia (nel 2012-2013) ed è attualmente consulente del presidente della Repubblica per la politica economica.
Co-presiede il gruppo G20/Global Partnership for Financial Inclusion (Gpfi) per gli anni 2021-26, presiede l’International Network for Financial Education dell’Ocse per gli anni 2023-25.
Nata a Bergamo nel 1960, sposata con due figli, è laureata con lode in Economia e commercio all’Università di Bergamo. Ha perfezionato la sua formazione con un master of Science. e poi un dottorato in Economics presso la London School of Economics.
È stata membro del Comitato nazionale per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria dal 2017 al 2023 ed è membro del Governing Council del Network internazionale Financial Consumer Protection Organization (FinCoNet).
È stata presidente dell’Associazione donne della Banca d’Italia e coordinatrice della Commissione pari opportunità della Banca d’Italia.
L’annuncio della vincitrice
Il nome delle vincitrice è stato annunciato da Aldo Cazzullo nel corso dell’annuale appuntamento presso la caserma Ermando Parete della Guardia di Finanza di Pescara. L’evento pescarese, oltre al contributo del giornalista, ha visto gli interventi del Generale di brigata Germano Caramignoli (comandante regionale Abruzzo della guardia di Finanza), del Colonnello Antonio Caputo (comandante provinciale Pescara della guardia di Finanza), di Flavio Ferdani (prefetto di Pescara), Donato Parete (figlio di Ermando Parete e co-fondatore del Premio Parete), Ottavio De Martinis (presidente della provincia di Pescara) e Antonio Di Marco (consigliere della Regione Abruzzo, già sindaco del comune di Abbateggio).
La storia della caserma Ermando Parete a Pescara
La Caserma della Guardia di finanza, che sorge sul lungomare sud della città adriatica, ha aperto le porte a istituzioni, ospiti e giovani studenti del Liceo scientifico “Galileo Galilei” per ricordare l’impegno civile e la storia del finanziere abruzzese Ermando Parete (1923-2016), deportato durante la Seconda guerra mondiale nel campo di sterminio nazista di Dachau (Germania) e diventato, nel tempo, autentico testimone della Memoria verso le nuove generazioni.
Dopo il congedo infatti, Ermando Parete ha dedicato l’esistenza al ricordo degli orrori subiti, invitato presso scuole e associazioni in tutta Italia, fino alla scomparsa nel 2016 all’età di 93 anni.
La storia di Ermando Parete
Ermando Parete nasce ad Abbateggio, montagne abruzzesi, il 15 febbraio 1923. All’età di vent’anni si arruola nel Corpo della guardia di Finanza, diventando sottoufficiale. Durante la Seconda Guerra Mondiale combatte in Jugoslavia e, dopo l’Armistizio dell’8 settembre del ’43, cerca di tornare in Italia con i gruppi partigiani. Catturato dalle SS a Cimadolmo (Treviso), viene incarcerato e torturato a Udine. Subito dopo verrà deportato nel campo di sterminio nazista di Dachau in Germania. Nonostante le condizioni disumane, sopravvive fino all’arrivo delle Forze Alleate Usa e alla liberazione avvenuta il 29 aprile del 1945.
Scampato alla tragedia della Shoah, dagli anni Novanta e fino alla scomparsa nel 2016, Parete dedica tale parte della vita a raccontare l’orrore vissuto, come monito perché non riaccada e unendo sempre lo sprone positivo di incoraggiare le giovani generazioni, visitando le scuole italiane e le università, incontrando i ragazzi, partecipando a convegni, seminari e dibattiti.
La nuova grande caserma della guardia di Finanza di Pescara, in Abruzzo, è stata inaugurata nel maggio 2017, e intitolata a Ermando Parete. L’anno seguente, il figlio Donato è stato co-fondatore del Premio Parete per portare avanti i valori espressi in vita da suo padre.