La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro ex manager di Banca Mps nell’ambito del terzo filone d’inchiesta sulla correttezza contabilizzazione degli Npl nelle relazioni dei bilanci dal 2014 al 2016.
Nel dettaglio la richiesta riguarda Alessandro Profumo, Massimo Tononi, Fabrizio Viola (ex ad di Mps) e Arturo Betunio (ex dirigente predisposto alla redazione dei documenti contabili societari).
Secondo gli inquirenti le accuse, a vario titolo, riguardano false comunicazioni sociali, falso in prospetto e manipolazione del mercato. “É stata separata la posizione della persona giuridica banca Mps che verrà definita separatamente”, si legge nella nota del procuratore capo Marcello Viola.
I filoni Santorini e Alexandria
Profumo e Viola sono stati condannati in primo grado a 6 anni (e il coimputato Paolo Salvadori a 3 anni e 6 mesi) nel filone relativo alla contabilizzazione delle operazioni Santorini e Alexandria. Le operazioni erano state effettuate rispettivamente con Deutsche Bank e con Nomura tra il 2008 e il 2009 dai precedenti manager Giuseppe Mussari e Antonio Vigni che sono stati assolti in secondo grado insieme alle banche estere. Profumo e Viola hanno già presentato ricorso in appello.
Profumo: operato correttamente
“Sono tranquillo. Ho operato correttamente, nel pieno rispetto del (mutevole) quadro normativo e sempre nell’ambito di un proficuo e condiviso confronto con le Autorità di controllo”, ha detto Alessandro Profumo dopo la richiesta della Procura di Milano.