Progress Tech Transfer, fondo di venture capital lanciato da Mito Technology l’8 dicembre 2018 e dedicato alla valorizzazione delle tecnologie nel campo della sostenibilità, chiude formalmente il periodo di investimento con 24 partecipazioni. Gli investimenti erano già stati conclusi a inizio 2023, con un anno di anticipo rispetto al previsto.
Gli elementi distintivi nella gestione del primo fondo di Mito Technology sono diversi. Fra i principali: l’aver concluso, già nel periodo di investimento del fondo, 9 round di follow on, realizzati insieme a 15 investitori, finanziari e industriali, molti dei quali internazionali; la presenza di donne tra i founders in oltre un terzo delle start-up di portafoglio, nonostante si tratti di start-up deep tech il cui cuore sono brevetti di matrice Stem; l’avere concluso 10 investimenti proof-of-concept originati da università e enti pubblici di ricerca sparsi in tutto il territorio italiano; la presenza sui mercati internazionali di circa il 50% delle start-up di portafoglio; il valore complessivo del portafoglio che, dalle valorizzazioni implicite attribuite alle start-up che hanno realizzato round successivi a quello in cui il fondo ha investito, appare molto promettente.
Nuovo fondo in arrivo: Mito Tech Ventures I
Proprio sulla base di questi elementi, i partner di Mito Technology Andrea Basso, Alberto Calvo, Michele Costabile, Francesco De Michelis e Massimiliano Granieri stanno preparando il lancio di Mito Tech Ventures I, dedicato al climate tech, ovvero alle tecnologie mirate a ridurre le emissioni di anidride carbonica in campo energetico, nella costruzione di aree ed ambienti, nella mobilità, nell’industria pesante, nella produzione alimentare e nello sfruttamento del territorio. Mito Tech Ventures I si candida a diventare il primo fondo di venture capital italiano dedicato esclusivamente alle start up deep tech che potranno contribuire alla sostenibilità climatica del pianeta.