Quadrivio Group, realtà che opera da oltre 25 anni nel mercato del Private Equity e che attualmente promuove e gestisce quattro fondi tematici (Made in Italy Fund, Made in Italy Fund II, Silver Economy Fund e Industry 4.0 Fund), annuncia il lancio di Artificial intelligence Pe fund. Il nuovo veicolo investirà in Pmi attive nel segmento B2B, identificando i settori a maggiore impatto trasformativo e accelerando il loro processo di crescita.
Partner tecnologico dell’iniziativa è Microsoft, azienda leader mondiale nel campo dell’Ai, anche grazie all’accordo raggiunto nel 2023 con OpenAi, società proprietaria di Chat Gpt. Tale collaborazione permetterà di combinare in modo sinergico un approccio di Private Equity più tradizionale con un acceleratore tecnologico imprescindibile come quello dell’intelligenza generativa.
Microsoft metterà la sua esperienza al servizio del gruppo, affiancando Quadrivio e le società acquisite nel processo di transizione tecnologica e culturale. L’adozione dell’Ai consiste nell’acquisto di tecnologie e implica il pieno coinvolgimento dei vertici aziendali, per un cambio graduale del modello di business dell’impresa e di mentalità del management, aspetto per Quadrivio imprescindibile e necessario per la competitività delle aziende a livello internazionale
Quadrivio, strategie e obiettivi del nuovo fondo
La mission di Artificial intelligence Pe fund sarà quella di promuovere investimenti strategici e di maggioranza in aziende di piccole medie dimensioni, leader nel proprio mercato di riferimento e con una forte predisposizione all’internazionalizzazione. Realtà attive nei settori del Manufacturing, della Cybersecurity, dei Data Analytics, nonché di Software & IT. La strategia di investimento punta a creare valore nelle società attraverso l’applicazione e l’integrazione di AI Solutions, a favorire strategie buy & build, oltre che a promuovere l’espansione e il consolidamento internazionale delle stesse.
Solo in Italia, l’adozione dell’AI all’interno dei business model delle aziende di piccola media dimensione potrebbe accrescerne il valore di 122 miliardi di euro già nei prossimi 15 anni. Oltre al considerevole aumento di efficienza e produttività e di ottimizzazione dei costi, l’AI rappresenta una leva imprescindibile per la competitività. Per chi saprà coglierne i benefici, l’AI determinerà una crescita significativa del margine di prodotto, stimata fino al 20% in alcuni settori e della capacità di esportazione fino al 14%.
Qual è il target di raccolta e dove investirà Quadrivio
Il fondo ha un target di raccolta di 300 milioni di euro e investirà il 70% del capitale in Italia, il restante 30% in Usa ed Europa. Per farlo, si avvarrà di un team di investimento altamente specializzato e guidato da Fabio Boschi, Managing Partner del fondo.
Le scelte strategiche verranno effettuate anche con il supporto di un Senior Advisory Board altamente qualificato e composto da Roberto Crapelli, Managing Partner e Senior Advisor Quadrivio Group; Francesco Profumo, presidente di Isybank presidente Quadrivio Group Italy; Vincenzo Esposito, Ceo Microsoft Italia; oltre a un esperto di advanced manufacturing già al vertice di un’azienda tecnologica e un imprenditore che guida un’impresa leader nella cyber e nell’industria.
“Il nuovo fondo punta a investire nelle Pmi per trasformarle, grazie all’AI, in piccole multinazionali ad alto valore tecnologico -è il commento di Alessandro Binello, group Ceo di Quadrivio Group-. Promuoveremo all’interno delle aziende acquisite l’utilizzo strategico e operativo dell’Intelligenza Artificiale, certi di ottenere così vantaggi competitivi rilevanti e accelerazioni significative nella creazione di valore”.
“Ai nuova linfa che rigenera i modelli di business delle aziende”
Per Walter Ricciotti, Ceo Quadrivio Group, “l’intelligenza artificiale è oggi la tecnologia chiave per migliorare l’efficienza e la competitività delle imprese. Come operatori di Private Equity, la nostra sfida consiste prima di tutto nel capire come implementare efficacemente e organicamente l’AI nei processi di business delle imprese in cui investiamo. Artificial Intelligence PE Fund nasce esattamente con questo proposito: aiutare le aziende in portafoglio a orientarsi nella fase di transizione digitale e supportarle nella selezione e nell’adozione delle applicazioni di AI”.
Per Fabio Boschi “l’intelligenza artificiale non rappresenta un asteroide che una volta arrivato rimodellerà tutto, ma piuttosto una nuova linfa che sta rigenerando i modelli di business di molte aziende. In tutti i settori caratterizzati da elevato numero di dati necessari a definire un percorso efficiente ed efficace e in particolare laddove i c.d. WINS (Words, Images, Numbers, Sounds) ne costituiscono il fulcro, l’AI sta aprendo una nuova era dove prevarranno le PMI che sapranno comprenderla, accompagnarla ed evolvere con essa il proprio core business”.