Nell’ultimo anno, come nel medio periodo, la dinamica retributiva della funzione legale è stata positiva sia fra i quadri che fra gli impiegati. A dirlo è l’ultima Legal Salary Guide di Spring, condotta in collaborazione con JobPricing, su un campione rappresentativo di oltre 500mila osservazioni qualificate.
“Secondo la nostra indagine – spiega a Dealflower Giuseppe Guerra, Head of Professional Recruitment – Spring Professional Centro Sud – il trend di medio periodo vede i quadri dell’area legale percepire compensi in linea con il trend medio di categoria (+2,6%), mentre gli stipendi degli impiegati crescono nel legale più di ogni altra area (+3,7%)“.
Nel dettaglio, la retribuzione lorda annua dei lavoratori nel settore legale supera i 56mila euro per i quadri, valore superiore alla media nazionale di oltre 1.600 euro lordi annui, che li pone al secondo posto in una graduatoria generale delle principali 15 famiglie professionali nel mercato. Fra gli impiegati, invece, il gap con lo stipendio medio nazionale è molto più ristretto, circa 600 euro in meno: la Ral media supera i 31.500 euro, che nella graduatoria delle famiglie professionali la posiziona al sesto posto.
Fra fisso e variabile
L’analisi delle retribuzioni per ciascuna categoria e per ogni job title prende in considerazione come elemento principale la Ral (Retribuzione Annua Lorda), ossia la componente fissa dello stipendio. Se per la retribuzione fissa la famiglia professionale risulta mediamente ben pagata nel mercato, non si può dire altrettanto per la retribuzione variabile percepita che risulta inferiore alla media nazionale, con una differenza dell’8,7% in meno per i quadri (e una quota media percepita di 5.627 euro) e dell’11,8% in meno per gli Impiegati (quota di 1.724 euro).
Dalla ricerca emerge che l’incidenza percentuale sulla Ral in area Legale è in media pari all’11,4% fra i quadri (12,9% la media nazionale), al 7,3% fra gli Impiegati (la media nazionale è pari all’8,2%). Fra i quadri, si osserva che coloro che percepiscono una quota variabile sono lievemente inferiori rispetto al mercato, situazione diversa per gli impiegati che invece superano di quasi dieci punti percentuali il riferimento al mercato nazionale (45,2% contro il 35,9% nazionale). Non va dimenticato che per via della pandemia si è ridotto nel 2020 il numero di chi ha beneficiato di una quota variabile.
Spettro stagnazione
Tuttavia, la pandemia da Covid-19 non è l’unica responsabile dello scenario attuale: gli ultimi sei anni, infatti, sono coincisi con una stagnazione generale del mercato retributivo italiano nel suo complesso: le retribuzioni medie sono cresciute dell’1,8%, con un tasso di crescita un po’ superiore fra i quadri (+2,4%) e un po’ inferiore fra gli impiegati (+1,0%). L’andamento dell’ultimo anno, fortemente influenzato dalla pandemia e dalle situazioni concomitanti che hanno impattato sul mercato del lavoro, è risultato in lievissima ascesa (+0,5% fra i quadri e +0,6% fra gli impiegati), risultato più del cambiamento occorso alla base occupazione più che a veri movimenti degli importi retributivi percepiti dai lavoratori.
In questo contesto, la buona notizia è che la stagnazione retributiva rilevata su scala nazionale sembra invece aver colpito molto meno le professioni in ambito legale, le cui retribuzioni non solo sono cresciute, ma nel caso degli impiegati anche con un tasso significativo (3,7%, contro il +1,0% su scala nazionale), secondo tra le 15 famiglie professionali. Il tasso di crescita delle retribuzioni dei quadri del legale è stato invece in linea con il trend nazionale (+2,6% contro +2,4% nazionale), al settimo posto tra le famiglie professionali.
“La tendenza può essere spiegata con il fatto che il settore ha risentito meno durante la pandemia della contrazione degli stipendi anche in ragione di un alto livello di specializzazione e competenze – prosegue Guerra – Tale osservazione è a maggior ragione confermata dai dati su seniority gap e dimensioni aziendali. Le funzioni legal infatti sono presenti per lo più in aziende di grandi dimensioni che tendenzialmente riconoscono stipendi più alti. Inoltre, la competenza specifica legata alla seniority nel ruolo pesa significativamente“.
Geografia settoriale
Il fatto che le retribuzioni dell’area legale siano più elevate di altre famiglie professionali è dovuto non solo al fatto che la funzione tende ad essere poco ricca di persone, ma con un’alta professionalità, ma anche al fatto che esse sono in prevalenza presenti in aziende sopra una certa dimensione. Inoltre, si può notare anche una disomogeneità a livello regionale, con stipendi più alti nelle regioni settentrionali.
Appurato questo scenario, si nota che in alcuni settori c’è maggior fermento che in altri. La survey mette in luce che Ral media più elevata tra i quadri caratterizza si riscontra nel comparto alimentare, l’oil&gas e in generale i settori metalmeccanici, mentre fra gli impiegati primeggiano sempre l’oil&gas e l’ambito del chimico-farmaceutico.